Nausea, vomito, diarrea: i sintomi della gastroenterite
Correre in bagno ogni cinque minuti, essere percorsi da brividi di febbre senza poter reprimere la nausea... Abbiamo tutti provato almeno una volta gli sgradevoli sintomi legati alla gastroenterite.
Nella maggiorparte dei casi di gastroenterite, la diarrea acuta inizia improvvisamente. Quest’ultima è caratterizzata da una modifica della frequenza delle feci (più di tre volte in 24 ore) e della loro consistenza (molli o liquide).
La diarrea può essere accompagnata da nausea e/o vomito, da dolori addominali (crampi), da febbre moderata e, a volte, da sangue nelle feci.
Quasi sempre benigna e di breve durata, questa malattia è però particolarmente fastidiosa e lascia, in genere, la sua vittima spossata per diversi giorni.
Nei bambini e nelle persone fragili, può essere più grave, provocando una disidratazione che può condurre all’ospedale. Generalmente il vomito precede la diarrea nel neonato, mentre i bambini più grandi si lamentano, il più delle volte, di avere nausea, mal di pancia o perdita di appetito.
Gastroenterite: alto contagio
La gastroenterite può avere diverse cause, batteriche o virali, a seconda dei casi. Le famose salmonelle che si trovano negli alimenti possono a volte esserne la causa, così come i colibacilli. In inverno, è essenzialmente il rotavirus, estremamente contagioso, a colpire la popolazione europea, provocando delle vere e proprie epidemie.
Le famiglie con bambini in tenera età conoscono bene il problema. È sufficiente che un bambino abbia la gastroenterite perché tutti i fratelli e le sorelle (e i genitori) si ammalino a loro volta. È per questo motivo che le regole di igiene sono primordiali durante il periodo di epidemia della gastroenterite.
Per combattere la gastroenterite: avere un’igiene ineccepibile
L’essenziale della prevenzione consiste nello sfuggire il virus, molto resistente, della gastroenterite. E a giusto titolo: questo virus può rimanere diversi giorni o addirittura diverse settimane all’aria libera continuando a colpire. Un’accurata igiene può permettervi di evitarlo.
Lavarsi le mani dopo essere andati in bagno è primordiale. Certo, questo andrebbe sempre fatto, ma alcune ricerche hanno dimostrato che in assenza di testimoni, molti dimenticano questa tappa.
Lavarsi le mani prima di cucinare è allo stesso modo necessario. Ovviamente, le persone malate eviteranno di preparare da mangiare per il resto della famiglia.
Lavarsi le mani prima di mettersi a tavola e dopo aver mangiato. Non è sempre evidente quando non si mangia a casa propria, ma esistono oggi dei gel per le mani molto efficaci che si utilizzano senz’acqua e che eliminano la maggior parte dei germi indesiderati.
Non bere e non mangiare nel bicchiere o nel piatto di qualcun’altro.
L’igiene delle superfici è molto importante, sopprattutto in cucina. Il piano di lavoro, il lavandino, il tavolo devono essere disinfettati molto regolarmente.
Allo stesso modo, disinfettare spesso il bagno, soprattutto se qualcuno in famiglia è malato.
Attenzione al frigo! Non lasciare nulla all’aria libera, chiudete tutte le scatole ermeticamente e verificate regolarmente le date di scadenza. Non lasciate ammuffire gli avanzi di un pasto per poi consumarli parecchi giorni dopo.
Queste regole di igiene vanno spiegate bene ai bambini della famiglia in modo che non si contagino tra di loro. Specialmente nel caso in cui ci sia un neonato.
Rinforzare le proprie difese immunitarie
Se il rotavirus colpisce essenzialmente in inverno, non è un caso: il nostro organismo è indebolito dal freddo, dalla mancanza di luce e lotta, quindi, meno bene contro i diversi microbi che tentano di introdursi al suo interno. Un modo per allontanare la gastroenterite così come molte altre malattie invernali consiste quindi nel fare sempre attenzione alla propria forma fisica. Questo presuppone un’alimentazione equilibrata, ricca in vitamine e altri elementi necessari al corpo per funzionare correttamente. Un check-up all’inizio dell’inverno dal proprio medico di fiducia può permettere di rivelare una carenza alla quale bisognerà porre rimedio.
Per i bambini piccoli, sono oggi disponibili sul mercato due vaccini che permettono di premunirsi contro la forma più diffusa di rotavirus. Sono molto efficaci: tra il 70% e il 90% di successo. Prima dei sei mesi, possono essere somministrati per via orale. Unico inconveniente: sono ancora molto cari.
Attenzione, il virus della gastroenterite è particolarmente contagioso e il rispetto rigoroso di queste misure non garantisce di poterlo evitare. Se mai vi attacca, abbiate pazienza: dovreste potervi rimettere in piedi in uno o due giorni.
Gastroenterite: cosa mangiare?
In caso di diarrea forte, il rischio maggiore è la disidratazione. Il consiglio principale consiste quindi nel bere molto e in particolar modo delle bevande che contengono zuccheri (comprese le bevande gassate) e del sodio, in modo da compensare le perdite di acqua e di sali. Chi dice gastroenterite, dice perdita di appetito. Ma non è un motivo per non mangiare nulla. Alla peggio, i brodi vegetali forniscono delle vitamine e dei minerali oltre ad idratare. Alla meglio, è consigliato spezzare i pasti in modo da mangiare di più ma in piccole quantità. I cibi da privilegiare: riso, pasta, carote ben cotte, minestre di verdura e mele cotte.
In compenso, evitate gli alimenti poco digeribili o che possono irritare l’intestino: la frutta e la verdura cruda, le bevande ghiacciate, i latticini, gli agrumi, i piatti speziati, gli alimenti ricchi di grassi.
Seguendo queste regole alimentari, la gastroenterite sparisce in genere in 48 ore.
Come curare una gastroenterite?
Alcuni medicinali migliorano soltanto la sensazione di disagio, ma se ne può anche fare a meno. Nella maggior parte dei casi in effetti, è sufficiente una corretta alimentazione e la gastroenterite scompare da sola in qualche giorno.
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