Emmanuel Macron e Brigitte, dal liceo di Amiens all’Eliseo
Iniziata sui banchi di un liceo di Amiens, la favola di Emmanuel Macron e Brigitte Trogneux si sposta all'Eliseo.
C’era una volta una ragazza di nome Laurence Auzière. Un giorno, tornando da scuola, disse alla 42enne mamma Brigitte, un’affascinante professoressa, “c’è un matto in classe, sa tutto”. Quel matto si chiamava Emmanuel Macron, aveva 17 anni ed era un brillante studente del liceo Henri IV di Amiens. La mamma registrò l’informazione con il sorriso che fanno le mamme finché, con quel matto, si ritrovò a scrivere una pièce teatrale e per la serie “Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse” finirono uno nelle braccia dell’altro. Si sa che all’amor non si comanda, tuttavia c’è chi non si rassegna e furono in tanti a cercare di comandare quell’amore unito dall’amore e separato da 24 anni, un marito e tre figli, di lei, praticamente coetanei di lui.
Invano, dirà la fine della (prima) storia che il 7 maggio 2017 ha incoronato Emmanuel Macron presidente francese, Brigitte (nel frattempo divenuta sua sposa) première dame e la pletora di figli e nipoti (di lei e per osmosi anche di lui) in inquilini preferenziali all’Eliseo. Se vivranno tutti felici e contenti ancora non si sa, di certo, d’ora in poi, le intenzioni dei due verranno prese sul serio.
D’altronde, chi li conosce bene lo sapeva già, quanto lontani sarebbero arrivati quei due: “Senza Brigitte, Emmanuel non si sarebbe lanciato nell'avventura presidenziale”, dice per esempio Marc Ferracci, testimone al loro matrimonio nel 2007. Conferma e sottoscrive una voce (apparentemente) insospettabile: “È straordinario, brillante. È una persona che ha una visione della società a lungo termine" ha dichiarato Tiphaine Auzière, la più giovane dei tre figli di Brigitte, classe 1984, di professione avvocato e negli ultimi tempi attivista convinta di En Marche. Leggermente più tiepida la sorella Laurence, ex compagna di classe di Emmanuel, oggi cardiologa e più volte avvistata applaudire ai comizi del patrigno.
Insomma, una bella rivincita per la nuova coppia presidenziale dopo 20 anni di pettegolezzi e sopracciglia alzate. Chissà se le cose stanno davvero come diceva pochi giorni fa Christian Manjou, ex professore d’inglese di Macron: “Emmanuel voleva dimostrare ai genitori di non aver sbagliato ad innamorarsi della sua insegnante, e voleva dimostrare a Brigitte che non aveva sbagliato a stravolgere la sua vita per stare insieme a lui. Macron aveva la determinazione per riuscire perché ha dovuto lottare per ogni riconoscimento”. D’altra parte, già allora, conferma l’ex prof, “Macron aveva una concentrazione unica, ma anche una certa distanza, come se avesse altro per la testa. Viveva un amore complicato. La sua ambizione politica credo nacque per dimostrare che aveva fatto le scelte giuste”.
E chissà come l’hanno presa Françoise Noguès e Jean-Michel Macron, rispettivamente medico e professore di neurologia dell'Università di Picardie ma anzitutto genitori di Emmanuel che tutto tentarono (pure di denunciare la prof che aveva carpito il cuore del loro pargolo innocente) pur di stroncare quella storia d’amore nata sui banchi di scuola. Si saranno ricreduti (non solo ufficialmente, com'è già successo anni fa), visto che se oggi il loro enfant prodige è il presidente francese lo devono un po’ anche a lei, come ha per altro confermato pubblicamente lui - “senza di lei non sarei io” - dopo aver vinto il primo turno.
Infine, chissà come l'avranno presa Jean-Michel Auzière - banchiere, primo marito di Brigitte, che da oggi si ritrova a chiamare Presidente quel 17enne che 20 anni fa rubò il cuore di sua moglie -, e suo figlio Sebastien, primogenito di casa Auzière, due anni più vecchio del suo patrigno. Nell’attesa che il tempo riveli il finale della (seconda) storia, da Amiens all’Eliseo, quella di Emmanuel e Brigitte è una delle più belle favole mai successe. Ed è pure vera.
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