Elena Majoni-Gabriele Muccino: panni sporchi a l'Arena
Elena Majoni racconta a L'Arena di Massimo Giletti episodi di violenza domestica subita a tempi del matrimonio con Gabriele Muccino che, di nuovo, replica sui social.
Si giustifica, Elena Majoni ne L'Arena di Massimo Giletti: "Sto piangendo e mi vergogno come una ladra". Lui le ha appena chiesto quando lei abbia deciso di lasciare il suo ex marito, Gabriele Muccino, e lei ha raccontato (e mimato) di quella "doccia fredda", quella volta che lui "voleva che gli dicessi che lo amavo e mi prese la mandibola e mi diceva dimmi che mi ami, e io non riuscivo". La voce si spezza, il pubblico fa partire un applauso, lei lo ferma, finisce la frase: "mi ha rotto un dente, a quel punto ho detto devo andare via, per me ma soprattutto per nostro figlio e allora sono tornata in Italia".
Rotto l'argine con l'intervista al Corriere della Sera - all'indomani della sentenza che le ha accordato l'affidamento esclusivo del figlio - Elena Majoni va in tv a raccontare le violenze subite durante il matrimonio con il regista. Sceglie lo stesso studio che due anni fa Silvio Muccino scelse per ritrattare la sua falsa testimonianza fornita ai giudici rispetto a un episodio che cambiò la vita di tutti.
Uno "schiaffo a mano aperta", una sberla così forte da aver perforato il timpano di Elena che, nonostante l'operazione subita, ha dovuto dire addio alla sua carriera da violinista. Una sberla così violenta che, quando la verità è venuta a galla, ha convinto i giudici a concedere l'affidamento esclusivo del figlio alla madre.
Decisa a raccontare la sua guerra per ottenere giustizia augurandosi che “le mie parole possano sensibilizzare la coscienza pubblica anche nei confronti delle tante donne che ancora adesso camminano a testa bassa”, Elena Majoni è coraggiosa, nonostante il suo ex continui a screditarla sui social: "La vanità, ahi la vanità! Ex mogli che infangano ex mariti omettendo, mistificando, imbrattando. Quante ne abbiamo viste di queste storie..." scrisse su Facebook all'indomani dell'intervista scritta. "I deliri di persone disturbate non mi interessano" ha cinguettato a chi gli faceva notare che cosa stava andando in onda al di qua dell'Oceano.
Insomma, gettando altro fango su Elena e ottenendo la solidarietà di tutti quelli che proprio non ci stanno a scindere il Gabriele regista - che al cinema sa raccontare la poesia dell’Ultimo bacio, o la fatica de La ricerca della felicità e quella di trovare un posto nel mondo ne L’estate addosso - dal Gabriele uomo capace di violenza domestica. C'è Elisa che gli suggerisce di denunciare Elena per "calunnia e diffamazione", e c'è Francesca che "Penso che tua sia un bravissimo regista molto affascinante e che non c'è niente di vero a quello che stanno publicando su di te".
Sia come sia Elena va dritta per la sua strada. Intende farlo per convincere le donne che non “hanno la mia stessa fortuna perché prive di testimoni che si fanno avanti in loro difesa com'è accaduto a me con Silvio Muccino, o perché schiacciate da personalità prevaricatrici, violente e intimidatorie” a non mollare.
Ha raccontato la corsa al Pronto Soccorso, poi la denuncia, poi il processo, poi Silvio Muccino che copre il fratello e poi il fango che l'ha investita per dieci anni: “Gabriele Muccino - raccontava Elena - ha cavalcato l'onda mediatica definendomi come arrampicatrice sociale con la sola finalità di ottenere soldi e pubblicità e sostenendo come io rivelassi menzogne”. Finché, dieci anni dopo, nello studio de L'Arena Silvio ha rivelato di aver coperto suo fratello. “Conoscendolo sapevo che prima o poi avrebbe fatto emergere la verità - dichiarava Elena al Corriere -. E il suo gesto, a mio parere, è stato importante sia ai fini giudiziari che per la mia personale credibilità”. Purtroppo, nell'epoca della post-verità la rettifica non basta a far cambiare idea alla massa. Silvio colse l'occasione per restituire a Elena ciò che era di Elena: "non è solo una violinista straordinaria - disse -, parla cinque lingue ed era molto innamorata di mio fratello. Lei mi chiamava per cercare di capire il perché della gelosia smodata di Gabriele. Mi raccontava che era molto aggressivo, veniva alle mani".
La replica di Gabriele su Facebook e le reazioni che ha scatenato, raccontano i pesi diversi che hanno le parole: Gabriele è uno stimato regista, Elena una semisconosciuta. Tanto che i più maligni (donne comprese) sono convinti che il fine dell'intervista fosse gettare fango su Gabriele: “la violenza che oggi si sta perpetrando ai danni miei (e di mio figlio) - spiegava lei nel passaggio incriminato - è che Gabriele Muccino non rispetta spontaneamente i provvedimenti giudiziari da me ottenuti a suo carico. Violenza nelle azioni prima, violenza nelle omissioni poi”.
Copyright foto: Kika Press