Emma Watson su Vanity Fair: “cosa c’entra il seno con il femminismo?”
Emma Watson risponde alle critiche scatenate dopo il servizio foto su Vanity Fair che. Dalla sua anche la leader femminista degli albori, Gloria Steinem.
Emma Watson: "Feminism, feminism... gender wage gap... why oh why am I not taken seriously... feminism... oh, and here are my tits!" pic.twitter.com/gb7OvxzRH9
— Julia Hartley-Brewer (@JuliaHB1) 1 marzo 2017
Che non si dica che Emma Watson ha le idee confuse: "Femminismo significa dare una scelta alle donne, non è un bastone con cui battere altre donne" risponde lanciando una stoccata a Julia Hartley Brewer, la nota speaker radiofonica inglese che su Twitter l’aveva bacchettata per una delle foto del servizio su Vanity Fair che lasciava intravedere il seno. "Il femminismo, il femminismo… il divario salariale di genere… perché non mi prendete sul serio… il femminismo… oh, e qui ci sono le mie tette!” aveva cinguettato la Hartley Brewer scatenando il dibattito social; "stanno dicendo che non posso essere femminista e avere le tette" ha replicato, secca, l'attrice alla Reuters.
Già che c'era, l'attrice 26enne ha messo i puntini sulle i a proposito di femminismo: "riguarda la libertà, la liberazione. Riguarda l'eguaglianza e davvero non so cosa le mie tette abbiano a che fare con questo", ha concluso, fiera di quella foto che la ritrae in gonna e bolerino Burberry, di pizzo crochet, che lascia intravedere il seno. D'altra parte lei la battaglia per i diritti delle donne e la parità dei sessi la combatte in prima persona, da tempo e non per gioco nei panni (vestiti) di Ambasciatrice dell'Onu e portavoce della campagna HEforShe volta a incoraggiare il sostegno degli uomini. E chi non se la ricorda mentre discute con il premio Nobel Malala di femminismo?
Insomma, a pochi giorni dall’uscita nelle sale de La bella e la bestia la fu Hermione di Harry Potter è una donna tutta d'un pezzo che non ha paura di niente, né di nessuno e in questa polemica scatenata da un'altra donna incamera anche il sostegno di Gloria Steinem, niente meno che la leader e portavoce del femminismo degli albori: altro che "cattiva femminista", ha commentato, "le femministe possono indossare qualunque cosa vogliono. Dovrebbero poter andare nude per strada ed essere al sicuro".
E proprio perché Emma conosce alla perfezione la società in cui vive (lei che sul grande schermo è approdata quando non aveva ancora compiuto 10 anni) ha dichiarato che, per motivi di sicurezza non concederà più selfie: "Se qualcuno mi fa una foto e la posta, entro due secondi hanno tracciato dove sono esattamente nell'arco di 10 metri. Possono vedere cosa indosso e con chi sono. Non posso fornire questi dati”. Unica eccezione alla regola, “quando non sono semplicemente l’ennesima celebrità avvistata, e posso davvero rendere speciale la settimana di qualcuno. Ai bambini, ad esempio, non dico mai di no”.
Stessa cautela, la Watson l’applica per la sua dolce metà, l'imprenditore 35enne William Mack Knight: "Non posso parlare del mio ragazzo in un’intervista e dopo non aspettarmi che dei paparazzi mi fotografino sotto casa - ha spiegato -. Non si possono avere entrambe le cose". Tanto meno se sei di Hollywood dove, “se hai un fidanzato, soprattutto mentre stai facendo promozione di un film, anche lui diventa parte dello show e io detesto questa cosa!”. Meglio che i riflettori siano tutti puntati su Emma, insomma. Selfie esclusi, s’intende.