La dieta della longevità? È la dieta mima digiuno!
La Dieta della Longevità dell'italiano Valter Longo è "fattibile, sicura ed efficace": parola del primo studio randomizzato che promuove il regime che mima il digiuno.
“Fattibile, sicura ed efficace nell’uomo”, la Dieta della Longevità, anche nota come Mima-Digiuno, supera i test. I risultati del primo studio randomizzato, pubblicati su Science Translational Medicine, promuovono il regime messo a punto dall’italiano Valter Longo direttore del Longevity Institute dell’University of Southern California e del Laboratorio di Oncologia e longevità all’Istituto di Oncologia Molecolare IFOM di Milano. Uno che il Time ha definito "il guru della longevità".
In sintesi, la sua tesi è rivoluzionaria: fermare l’invecchiamento scatenando il ringiovanimento. Come? Scatenando la rigenerazione dei tessuti attraverso il digiuno. Insomma, quello che, a guardar bene, tutte le religioni prescrivono (anche se senza un criterio scientifico, s’intenda). D’altra parte è lui stesso a spiegare come sia arrivato alle sue conclusioni unendo la scienza alle buone abitudini degli uomini centenari del suo paese natale.
Anticancro, anti malattie cardiovascolari, autoimmuni e neurodegenerative, anti diabete (per dirla in termini volgari) e (ovviamente) dimagrante, la Dieta della Longevità (Vallardi Editore, i proventi del libro vanno alla ricerca) sfrutta il digiuno (personalizzato) per replicare quei processi che, astenendosi dal cibo, hanno effetto sul sistema immunitario e nervoso. In questo modo non solo “si ringiovanisce” ma ci sia allontana anche dal rischio di sviluppare il cancro (come, per altro, sosteneva anche Umberto Veronesi).
Sono 15 i punti trattati dal medico, dall’evitare gli zuccheri al mangiare più pesce (tranne tonno e spada, perché a rischio di mercurio). Nello specifico, il regime prevede l’assunzione di grassi (46%), carboidrati (42-43%) e proteine (11-14%) per un totale di 750 - 1000 calorie al giorno. Cuore della dieta, cinque giorni di digiuno al mese (per tre mesi). Il che non significa smettere di mangiare, ma farlo solo con verdure bollite, condite con poco olio e spezzando la fame con (poca) frutta secca.
L’obiettivo del medico è importante: “Far vivere la gente sana fino a 110 anni”. A chi gli fa notare che è un numero molto particolare, lui risponde: "Sono gli anni che è vissuto Salvatore Caruso. Salvatore è stato l'uomo più anziano d'Italia e uno dei 4 ultracentenari che fanno del paese natale dei miei genitori e dei miei nonni uno dei luoghi con il più alto tasso di centenari al mondo: il triplo di quello di Okinawa". Insomma, non si scappa. La fonte della lunga vita passa per il piatto. Vuoto.
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