La Marianna francese (a seno nudo) scatena Valls e la polemica
Il premier francese Manuel Valls cita la Marianna francese dipinta da Eugène Delacroix a seno nudo come simbolo della libertà (e non della Repubblica) e scatena la polemica.
"Marianna, il simbolo della Repubblica, ha il seno nudo, perché nutre il popolo. Non è velata, perché è libera! La Repubblica è questo". L’exploit del premier francese Manuel Valls a Colomiers, alle porte di Tolosa, durante una serata che doveva sostenere François Hollande, ha gelato (qualche) animo in sala e (re)infuocato il dibattito sul dibattito burkini e "un nuovo totalitarismo, quello islamista" che bisogna "combattere e abbattere" modificando la "nostra cultura della sicurezza", sempre per dirla con le parole di Valls.
In sala è scrosciato l’applauso ma le mani immobili delle colleghe socialiste Najat Vallaud-Belkacem, la ministra dell’Educazione di origini marocchine, e di Marisol Touraine, al dicastero della Sanità, hanno fatto più rumore di tutti quanti messi insieme. "Avrebbe fatto meglio a rimanere alle parole scritte del suo discorso perché quando si lancia in digressioni finisce per inciampare" ha commentato un’altra donna, Cecile Duflot, ecologista che ha prontamente cinguettato immagini della Marianna francese in versione signora di banlieue. Polemico anche Jean-Luc Melenchon, che dall’ala sinistra del governo (Front de gauche) ha precisato che "non c’è bisogno di essere nudi per essere Marianne". Tanto più, ha rincarato la dose la storica Mathilde Larrère, che la Marianna in questione, quella dipinta da Eugène Delacroix nel celebre quadro La Libertà che guida il popolo "è un’allegoria sul modello di quelle antiche, senza che questo significhi nulla: è solo un codice artistico". Insomma, Marianna è il simbolo della repubblica, non la paladina della condizione della donna.
Il fatto, riassume il socialista dissidente Benoit Hamon, è che Valls, con il suo appoggio alle ordinanze che hanno vietato il burkini sulle spiagge francesi (per altro bocciate da una sentenza del Conseil d’État in quanto "stigmatizzano i musulmani e in particolare le donne" e "non migliorano la sicurezza: alimentano solo l’intolleranza religiosa") ha "molto contribuito a dividere il paese quest’estate". E, a quanto pare, non ha nessuna intenzione di smettere.