Go Topless Day: la sfilata a seno scoperto per i diritti
Al Go Topless Day hanno sfilato uomini e donne a seno nudo per rivendicare la parità dei sessi e il diritto di prendere il sole in spiaggia senza costume.
Da una parte ci sono le donne musulmane col burkini in spiaggia: a Nizza, piuttosto che restare in costume se ne vanno. Dall’altro ci sono quelle occidentali, a seno nudo che domenica 28 agosto hanno sfilato nel Go Topless Day rivendicando la parità dei sessi. Con tanto di solidarietà maschile che per l’occasione hanno improvvisato reggiseni. Dalle vie newyorkesi di Broadway a quelle di Parigi, passando per quelle di Chicago, la voce che si levava delle vie delle 50 città aderenti alla kermesse era unanime: anche le donne hanno il diritto di prendere il sole senza reggiseno.
Diritto che in pochi garantiscono e in molti vietano: se nella Grande Mela esibire il seno scoperto è permesso dal 1992, a Chicago andare in giro con i capezzoli all’aria costa una multa cara e salata. Nell’italiana Liguria, poi, non si può nemmeno passeggiare in costume sul lungo mare. “I musulmani sono criticati perché obbligano le donne a coprirsi con il burqa o il niqab - ha spiegato Maitreya Rael, leader del movimento che sta dietro il GoTopless Day - ma in Occidente c’è lo stesso sessismo dietro il divieto di topless in pubblico”.
Che sia senso del pudore o rispetto della laicità, pare che mai come ora la cultura proponga quella via di mezzo tanto cara ai latini: né (troppo) coperti, né (troppo) scoperti. Peccato che tutto questo rumore si faccia sempre sentire quando l’estate sta finendo e un anno se ne va.