Cerimonia di chiusura Olimpiadi 2016: samba e sollievo
Rio 2016 si chiude tra samba e percussioni, il testimone olimpico passa a Tokyo che ospiterà i Giochi nel 2020.
Rio saluta il mondo dallo stadio del Maracanã e, affidando la bandiera olimpica a Tokyo che ospiterà i Giochi nel 2020, propone una cerimonia di chiusura delle Olimpiadi 2016 che sembra una citazione del suo famoso carnevale.
Via libera così a percussioni, portabandiera della scuola di samba e coreografie carnevalesche che – malgrado il tempo tutt’altro che mite, tra fulmini, saette e temporaloni – riescono a celebrare questa parentesi sportiva mettendo definitivamente a tacere i detrattori.
D’altra parte nei 16 giorni di gare, che hanno portato all’assegnazione di 918 medaglie, di invettive contro quest’organizzazione ce ne sono state parecchie, a partire da quella lanciata dal reportage sul New York Times che titolava Catastrofe olimpica brasiliana.
Ma la catastrofe, considerano tirando un sospiro di sollievo gli organizzatori, non c’è stata e la serata del 21 di agosto ha festeggiato anche questo. Al di là delle pecche – in primis i posti vuoti negli stadi, le file interminabili e gli allarmi per il rischio di febbre zika e acque inquinate – Rio è riuscita nella conquista della sua personalissima medaglia olimpica. E ha festeggiato a suon di samba.
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