Virus Zika, trasmissione sessuale e rischi in gravidanza
Virus Zika, i ricercatori di tutto il mondo cercano risposte di fronte ad rischi ed epidemia che, in parte, sono ancora un mistero. Ecco cosa si è scoperto, finora.
Virus Zika, l'allarme sale e le risposte, ancora, non sono certe. Ma nella corsa della scienza a trovare nuovi elementi per ridurre i rischi, il nostro Paese ha fatto una scoperta importante: oltre che per la puntura della zanzara Aedes, il virus Zika si trasmette per via sessuale. Nei vari stati del continente americano questo per la verità era già dato abbastanza per scontato, ma le prove mancavano. Ed ecco, sono state fornire da uno studio del nostro Istituto superiore di sanità (Iss) pubblicato su Eurosurveillance, basato su un caso risalente al 2014, di un uomo rientrato dalla Thailandia con quella che si credeva fosse dengue, che aveva contagiato la compagnia, presumibilmente per via sessuale. Ma dengue non era. A distanza di tempo sui campioni dei due e si è scoperto che si trattava di un primo caso di Zika.
Se l'Iss precisa che il rischio (specie con l'arrivo del caldo) per l'Italia resta basso, l'allarme per i rischi per le future mamme resta alto. Dal Brasile, nazione fortemente colpita, la Revista da Mulher fornisce i consigli degli esperti, per scongiurare il rischio di idrocefalia neonatale che pare essere collegato al virus: il periodo più rischioso per il feto sarebbe il primo trimestre di gravidanza. Si sconsigliano comuque i viaggi nelle zone endemiche alle donne incinte e si suggerisce di usare repellenti compatibili con la gravidanza (da applicare ogni sei ore o secondo le indicazioni). Infine, vestirsi con maglie a manica lunga e mettere le zanzariere alle finestre.
Nel frattempo, si spera che la scienza riuscirà a breve a fornire risposte (e soluzioni) tempestive.
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