Donne importanti: le frasi famose che hanno fatto la storia
Da Marilyn Monroe a Frida Kahlo passando per Audrey Hepburn, Alda Merini, Rita Levi-Montalcini e Madre Teresa ecco le pillole delle donne più celebri.
Marilyn Monroe
Non tutti sanno che Norma Jeane Mortenson, in arte Marilyn Monroe, a proposito di quoziente d’intelligenza stava messa meglio di Albert Einstein con il suo punteggio di 168 contro il 160 dello scienziato. D'altra parte solo una donna sola e arguta avrebbe potuto dire: “Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il tuo passato, la tristezza. Trova qualcuno che ti cambi la vita, che la renda migliore, che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n'è andato. Trova qualcuno per cui valga la pena sorridere.” Così come solo un'icona estetica come lei avrebbe potuto concepire che “L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.” Infine, per rendere omaggio al senso dell'umorismo della Marilyn Monroe che nel 1945 iniziò la sua carriera da operaia - impacchettava paracaduti alla Radio Plane fu notata dal fotografo David Conover e fu incoronata Miss Lanciafiamme - all'apice della sua carriera poteva dire: “Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quello di una carrozza del metrò.”
Copyright foto: Kika Press
Audrey Hepburn
Raffinata, con quella sua bellezza anti-curvy, in controtendenza con quella imperante degli anni Cinquanta, l'Audrey Hepburn che sognava di fare la ballerina di danza classica ma si ritrovò attrice e vinse anche 5 premi Oscar e una caterva di altri riconoscimenti, regalò più d'una pillola di saggezza. Da quella sugli uomini - "Se gli uomini fossero belli ed intelligenti, si chiamerebbero donne." - a quella sul modo di essere - “Per avere degli occhi belli, cerca la bontà negli altri; per delle labbra belle, pronuncia solo parole gentili; per una figura snella, dividi il tuo cibo con le persone affamate; per dei capelli belli lascia che un bambino vi passi le sue dita una volta al giorno; e per l'atteggiamento, cammina con la consapevolezza che non sei mai sola.” - passando per quella sulla società: “Alla conversazione durante un party nessuno contribuisce più degli assenti.”
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Coco Chanel
Se le donne possono permettersi d’indossare i pantaloni ed essere sexy è grazie a lei, Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco Chanel, la stilista più famosa al mondo autrice di una vera e propria rivoluzione. Non solo nella moda, ma anche nella sua vita. Sfidando un’infanzia difficile e una cultura maschilista, Coco realizzò tutti i suoi sogni senza, però, mai riuscire a coronare l’amore. Ecco perché molte delle sue frasi celebri nascondono una certa amarezza in materia. Come la constatazione che “Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna.” O che “La bellezza serve a noi donne per essere amate dagli uomini, la stupidità per amare gli uomini.” Un'amarezza che non le impedì certo di regalare pillole del calibro di “Pentiti sensatamente. Non mi pento di nulla nella mia vita, eccetto di quello che non ho fatto.” O, “Se sei nato senza ali, non fare mai nulla per impedire loro di crescere.”
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Frida Kahlo
Frida Kahlo pittrice, Frida Khalo scrittrice, Frida Khalo rivoluzionaria, Frida Khalo donna malata, Frida Khalo donna innamorata. Descrivere Frida Khalo è impossibile se non attraverso le sue parole: “È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini”. E i suoi consigli: “Scegli una persona che ti guardi come se fosse una magia”. E le sue considerazioni: “Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro”. E le sue (amare) constatazioni: “Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare”.
Alda Merini
Alda Merini, la poestessa e aforista che incastrò in versi il suo genio e la sua sregolatezza, le sue origini modeste, la sua inquietudine, l'erotismo mistico, in una parola il suo talento che fu incoraggiato anche da Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, ha snocciolato perle di saggezza lungo tutta la sua esistenza. Lei, che si sentiva sola e depressa, sapeva bene che “La miglior vendetta? La felicità. Non c'è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.” Così com'era altrettanto consapevole che “Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri” così come del fatto che “Se diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che è stato quando strisciavi per terra e non volevi le ali”.
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Anaïs Nin
Il nome di Anaïs Nin evoca la sua letteratura erotica. Eppure la scrittrice francese classe 1903 fu modella e danzatrice, psicoanalista e conferenziera. Figlia di quell’alchimia che solo un padre come Joaquin Nin, di professione compositore e pianista cubano di nascita ma catalano di origine, e una madre come Rosa Culmell, cantante di origine franco-danese, riuscirono a creare, Anaïs esplorò l’animo e la mente degli uomini come pochi riuscirono a fare. Perciò se fu capace di scrivere che “Quando in una donna l’erotico e il tenero si mescolano, danno origine a un legame potente, quasi una fissazione.”, fu anche capace di affermare che “L'amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità.” D'altra parte, ne era certa, “Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all'interno di noi stessi.”
Rita Levi-Montalcini
“Una piccola signora dalla volontà indomita e dal piglio di principessa”: così, Primo Levi, descrisse Rita Levi-Montalcini che nella sua lunga vita fu neurologa, vinse un Premio Nobel per la medicina nel 1986 e sedette nel Parlamento italiano come senatrice a vita. Donna che emerse in un mondo dominato dagli uomini, fu la prima ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. È quindi con cognizione di causa che pronuncia espressioni rimaste scolpite nella storia. Da “Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società” a “Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi.” Tenace sostenitrice dell'importanza di assecondare i propri talenti, la Montalcini afferma che “Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla ad un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri" perché è “meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita.”
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Isabel Allende
Il mondo l’ha conosciuta per La casa degli spiriti, il romanzo d’esordio che narra le vicende di quella famiglia Allende di cui fa parte anche Salvador, il presidente del Cile morto nel golpe del 1973 ma lei, Isabel Allende, tra le scrittrici più riconosciute, ha scavato non solo nel suo passato ma soprattuto nell’animo delle donne, unendo il realismo al mito. Naturalizzata statunitense, cresciuta senza un padre nella casa del nonno, sposata due volte, madre e non solo scrittrice ma anche giornalista, Isabel sa bene che "È impossibile cambiare gli eventi, ma puoi cambiare il tuo modo di giudicarli". Così come non le sfugge che "È inutile ricoprire di terra le ferite psicologiche, bisogna farle respirare affinché possano cicatrizzare". D'altra parte, "La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l’allegria. È silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi".
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Margaret Thatcher
Pragmatica, realista, ambiziosa e profondamente convinta di essere dalla parte della giustizia, Margaret Thatcher, la prima premier donna del Regno Unito verrà ricordata per le sue frasi schiette e, al di là di ogni retorica, profondamente vere. Come il fatto che “Non ci può essere libertà se non c'è libertà economica” o che “Un uomo scala l’Everest per sé stesso, forse, ma arrivato in cima pianta la bandiera del suo paese”. Sobria e infaticabile ha costruito la sua nomea di Lady di Ferro senza perdere un attimo perché “Non conosco nessuno che abbia raggiunto i vertici senza duro lavoro. Questa è l'unica ricetta che conosco”, convinta che “Essere potente è come essere una signora. Se sei costretta a dirlo, non lo sei”. E lei, che non lo disse mai, fu una delle donne più importanti della storia.
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Madre Teresa di Calcutta
Albanese di Skopje, Madre Teresa di Calcutta, all’anagrafe Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, donna minuta che si definiva “una piccola matita nelle mani di Dio”, fu una religiosa cattolica tra le più dedite alla causa e riconosciute al mondo. Fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della carità, premio Nobel per la Pace nel 1979 e proclamata beata da papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003, dedicò la sua esistenza ai “più poveri dei poveri”, tra cui i lebbrosi dell’India. Le sue preghiere hanno segnato la storia, come i suoi aforismi, condensati di umanità. “Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle”. E diceva anche “È necessaria l’infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità, la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene”. D'altra parte, non aveva dubbi: “Qual è la peggiore sconfitta? Scoraggiarsi! Quali sono i migliori insegnanti? I bambini!”
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