Bonus bebè 2017: i cambiamenti previsti
Il bonus bebè potrebbe cambiare forma per il 2017: la Legge di Stabilità, infatti, dovrebbe raddoppiare l'incentivo riservato alle famiglie estendendolo al secondo figlio e portandolo a cinque anni di vita dei bambini. Ecco tutte le novità.
[Aggiornato il 17 ottobre 2016 alle 11h00] Con la Legge di Stabilità 2017 il bonus bebè dovrebbe essere raddoppiato (arrivando a un massimo di 320 euro al mese), esteso al secondo figlio e prolungato fino al quinto anno di vita del bambino. Ecco le novità presentate dal Ministro della Famiglia Enrico Costa e dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, promettendo un allargamento dell'incentivo, hanno illustrato le nuove regole per presentare la richiesta.
Per il momento, comunque, restano valide le regole per il bonus bebè 2016: il modulo per la richiesta online è disponibile dallo scorso 11 maggio ed è rivolto allefamiglie con bambini nati (o adottati o arrivati in affido preadottivo) tra l’1gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. L’assegno di natalità, oggi, consiste in 80euro al mese per un totale di 960 euro annui per ciascun figlio e spetta atutte le neomamme con ISEE inferiore ai 25mila euro annui.
Assegno mensile per le famiglie
Per il momento, comunque, gli importi restano di 80 e 160 euro mensili e l’assegno di maternità può essere richiesto per viatelematica tramite il portale istituzionale dell’Inps (per accedere al quale èindispensabile un codice PIN personale) o attraverso il contact centerintegrato (il numero verde da rete fissa è 803164 mentre il numero da retemobile è 06164164) o, ancora, direttamente presso i patronati. Quando ilmodulo è stato compilato e consegnato, l’utente riceve - tramite sms - la conferma della presa incarico della richiesta e, da quel momento in poi, può visualizzare l’esitodella domanda accedendo al servizio sul web. Nel caso si disponga di una PostaElettronica Certificata, poi, sarà possibile ricevere direttamente al proprioindirizzo PEC la conferma di accettazione (o reiezione) della domanda.
ISEE 2016 e 2017: limiti
L'importo del bonus bebè (sia per il 2016 sia con le nuove regole che potrebbero diventare realtà per l'assegno 2017) dipende comunque dal valore ISEE che deve esserecalcolato in riferimento al nucleo familiare. Nel 2016 per le famiglie con un redditonon superiore ai 25mila euro annui l’importo dell’assegno annuale è di 960euro per ogni figlio nato (o adottato o ricevuto in affido preadottivo) nelperiodo di riferimento. In caso, invece, l’ISEE annuo familiare non superi i7mila euro l’importo dell’assegno è raddoppiato e consta di 160 euro mensili per 12 mesi per un totale annuo di 1920 euro.
Tra le novità previste per il 2017, poi, oltre ai nuovi importi (1920 euro annui con ISEE superiore a 7mila euro e 3840 euro per gli altri) è in programma un incremento anche temporale e si avrà diritto all'assegno di sostentamento non più fino al terzo anno di vita del bambino bensì fino al suo quinto anno. Questa novità - hanno spiegato i ministri in fase di presentazione del piano per il 2017 - dovrebbe valere anche per quanti già percepiscono il bonus.
Chi può fare richiesta per il bonus bebè?
Previsti, per il 2017, anche dei cambiamenti nella modalità di richiesta. Al vaglio dei ministeri, infatti, si profila anche la possibilità di richiedere il bonus fin dal settimo mese di gravidanza.
Nessun cambiamento, invece, sui limiti ISEE e sulle condizioni indispensabili alla presentazione della domanda. Per poter presentare la domandaper il bonus bebè, infatti, è (e sarà) necessario essere in possesso di alcuni requisiti come laresidenza in Italia, la convivenza con il figlio (inpratica il figlio e il genitore richiedente devono essere coabitanti e dunque laloro residenza deve essere nel medesimo comune). La domanda, poi, può (e potrà) esserepresentata sia dai cittadini italiani che dai cittadini di paesi membri dell’UnioneEuropea ma anche da cittadini provenienti da stati extracomunitari ma inpossesso di un regolare permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungoperiodo. Se il genitore che ha diritto all’assegno è minorenne o incapace diagire per altri motivi, la domanda deve essere presentata dal suo legalerappresentante.
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