Rebekah Aversano: la sorella che rivede il fratello morto sulla faccia di Richard
Il volto del fratello della donna, morto in un incidente, viene trapiantato sulla faccia di Richard Norris, un uomo sfigurato da un colpo di fucile ma che dopo l'operazione ha ricominciato a vivere. Il video dell'incontro, ripreso dalle telecamere della tv australiana, ha commosso il mondo.
Rebekah Aversano ha perso suo fratello: Joshua è morto a 21 anni, in un incidente stradale. Ma Rebekah l’ha rivisto, suo fratello, ha potuto toccarlo in un misto di stupore e meraviglia, perché oggi, il suo viso, ce l’ha un altro uomo, Richard Norris. Un miracolo della medicina ripreso dalle telecamere della tv australiana Nine Network che ha commosso il mondo. Che cosa abbia scatenato nei cuori della famiglia Aversano possiamo solo lontanamente immaginarlo: “Wow, questo è il volto con cui sono cresciuta” ha sussurrato lei, incredula, tentennante, quando si è ritrovata davanti Richard, un uomo che 18 anni fa, quando ne aveva 22, è rimasto sfigurato da un colpo di fucile da caccia partito per errore, dopo una serata troppo alcolica. “Ti dispiace se ti tocco?” gli ha domandato. “Assolutamente no”, le ha risposto lui che a quella famiglia sarà grato per sempre, ogni giorno della vita che il destino vorrà regalargli.
Perché quell’operazione gliel’ha salvata la vita, anche se lo ha condannato a temere che ogni giorno sia l’ultimo, dal momento che il rischio di rigetto è sempre in agguato. Sempre meglio di prima, quando Richard, rimasto senza denti, senza naso e con solo una parte della sua lingua, ha vissuto “dieci anni d’inferno” ha confessato all’Associated Press. “Le persone mi facevano ogni tipo di osservazione, alcune erano orribili”. Faceva la spesa di notte, non usciva di casa. Mai.
L’autore del miracoloso trapianto di faccia è il dottor Eduardo Rodriguez, un uomo che si è confrontato con una responsabilità enorme: “il volto non è un organo come un fegato o un cuore, che vengono regolarmente trapiantati. Il viso è più simile a una mano o un piede, e il corpo di Richard Norris considererà il suo nuovo volto come un oggetto estraneo, il suo sistema immunitario proverà ad attaccarlo costantemente”. Richard prenderà un cocktail di farmaci anti-rigetto per il resto della sua vita. “Ogni giorno mi sveglio con la paura” racconta. “È questo il giorno? Il giorno in cui la situazione precipiterà?”. Poi però si fa coraggio ed esce di casa, non più di notte, riparato da un berretto da baseball, con una mascherina sul volto per schivare gli occhi degli altri. “Ora sono in grado di camminare in mezzo alla gente e nessuno mi rivolge il secondo sguardo”. Ora il suo viso è quello di Joshua, un ragazzo che non c’è più, ma c’è ancora.
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