Massaggio Californiano: cos'è e come si fa?
Massaggio Californiano: come dice la parola è nato nello stato americano, negli anni Settanta. Vediamo di cosa si tratta e quali sono i benefici.
Massaggio Californiano, massaggio che nasce negli anni Settanta sull'onda di una maggior richiesta di tecniche olistiche e di benessere della persona, anche in legame ai movimenti di liberazione e hippie di quegli anni.
La storia e le origini
Non ci sono origini accreditate e registrate ma una delle teorie principali dice che la tecnica nacque negli anni Settanta promossa dall'Esalen Institute di Big Sur, in California. Un tecnica di massaggio e di riconnessione con l'intero corpo, confortante, profonda e distensiva, come discendente del massaggio svedese: prevede infatti, come la controparte nordica, una serie di manipolazioni, frizioni, impastamenti che riossigenano i tessuti e sciolgono le tensioni profonde, favorendo la circolazione.
Gli effetti
Non è leggero come sempre, e prevede una connessione, anche psicologica, tra il massaggiatore e il paziente, secondo i puristi del massaggio. Non è curativo, ma è in grado (sempre secondo i centri Statunitensi che lo promuovono, perché la ricerca scientifica sul tema è carente) di migliorare la sintomatologia di persone affette di artriti o problemi di natura muscolare. Si sconsiglia a chi ha appena subito un intervento chirurgico oppure ha stati febbrili o infezioni in corso.
La tecnica
Il massaggio è leggero, ma richiede che il paziente si sforzi di respirare e rilassarsi in accordo con le manovre del terapista. Viene applicato dell'olio sulla pelle nuda, e il massaggio dura tra una e le due ore. Si lavora sui meridiani, sui trigger point o punti sensibili, e sulle catene muscolari.
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