Resilienza: il significato della proprietà fisica nella vita di coppia
"Mi piego ma non mi spezzo": il significato della resilienza tradotto nella vita pratica. Ecco come (e perché) applicare la proprietà della fisica e della biologia anche alla vita di coppia.
Significato di resilienza
Resilienza, ovvero "mi piego così non mi spezzo". Leitmotiv che farebbe inorridire i romani di duemila anni fa (quelli del "mi spezzo ma non mi piego") ma che, di questi tempi, torna utile nella vita di tutti i giorni. Perché la proprietà presa in prestito dalla fisica - “la capacità di un materiale di assorbire energia di deformazione elastica” - non è così lontana dalla vita quotidiana di una donna.
Qualche esempio: è resiliente la maternità (nella forma e nella sostanza) e il corpo post partum, è resiliente la capacità di essere donna e mamma multitasking per riuscire a fare tutto (non a caso c'è chi la studia). Insomma, è resiliente l'essenza stessa della donna, così speculare rispetto alla quadratezza degli uomini.
Che cos'è la resilienza? La soluzione!
Nella vita in famiglia è troppo spesso sottovalutata, quasi resiliente perfino a se stessa. Per fugare ogni dubbio basta provarci, dribblando una giornata tipo: la sveglia, la colazione, i figli a scuola, il lavoro, i compiti, le attività dei figli, la cena. E poi i parenti e gli amici e le bollette e le riunioni di condominio. Senza un minimo di elasticità lo schianto è garantito, dunque viva la resilienza in famiglia.
Così come nella vita di coppia: il team di John Gottman, lo psicologo che da 40 anni lavora con le coppie nel suo Love Lab all'Università di Washington lo ripete da anni: le coppie che discutono, si concedono a vicenda uno spazio per le lamentele, si sfogano e quindi impediscono alle questioni spinose di piegarli fino a spezzare il rapporto, sono quelle che durano di più. Che l’amor senza baruffa faccia la muffa era cosa risaputa. Che la resilienza fosse la capacità (vincente) di adattarsi (senza perciò sottomettersi, sia chiaro) ora è la soluzione.
Concetto di resilienza: spunti per la vita di coppia
A cercare spunti in natura per rendere più resiliente la vita di coppia, si sa dove si comincia ma non dove si finisce: la biologia la definisce come la capacità di un essere vivente di ripararsi dopo un danno e i vermetti che seppur tagliati in due continuano a sopravvivere, per esempio, usano la stessa resilienza di una donna che incassa un colpo dopo l'altro e si rigenera ogni volta, fiduciosa. Perché anche le ferite che si richiudono, in fondo, sono resilienti. Tornano alla forma originaria, o almeno ci provano: perché se così deve essere, allora ci deve anche essere una resilienza della resilienza.
Di fronte a un tradimento o alla fine di un amore, per esempio, si può provare a essere resilienti. Invece di enfatizzare il dolore, lamentarsi e rischiare di soccombere, meglio riorganizzarsi in modo positivo, allenare l’autostima, cercare alternative, proporre soluzioni. In poche parole, sondare la resilienza della coppia: una rete che si piega ma non si spezza. O per lo meno non dovrebbe.
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