Mio marito mi tradisce? Io organizzo una spedizione punitiva

Quando l’impronunciabile domanda “mio marito mi tradisce?” perde il punto interrogativo e si trasforma in una certezza, davanti alla moglie cornuta si presentano vari scenari. Una signora di Castello di Godego, una cittadina in provincia di Treviso, ha scelto il più estremo: una spedizione punitiva a casa dell’amante per riprendersi l’uomo che ha sposato. Sotto gli occhi di tutto il paese, con tanto di rissa in piazza e forze dell’ordine chiamate per ristabilire la calma. D’altra parte lo cantava già Fabrizio De André alle prese con Bocca di Rose, “il furto d’amore sarà punito dall’ordine costituito“. 

È l’ora di cena a Castello di Godego quando in via Grande arrivano a tutta birra due auto cariche di donne, uomini e pure un bambino di 4 anni, tutti (forse eccetto il piccolo) armati di bastoni e mazze che, raccontano i testimoni, “hanno iniziato a roteare davanti a decine di godigesi sinceramente spaventati". L’indirizzo è quello dell’amante dove si è trasferito il marito fedifrago, che non si fa certo trovare impreparata: si fa trovare in piazza, circondata a sua volta da un gruppo di amici pronti a difenderla.     

Il duello ha inizio, le due donne si combattono a colpi d’insulti (i più sobri sono stati “cornuta” e “schifosa”) qualche tirata di capelli e parecchie urla dei presenti, increduli di fronte a tanti panni sporchi lavati in piazza e poi preoccupati, al punto da chiamare le forze dell’ordine (che sono arrivate in massa con due pattuglie dell'Arma seguite da un'auto della polizia e da un'altra delle guardie giurate), per sedare le due donne e le rispettive bande. 

Il primo appuntamento del duello si conclude qui, nessuna delle due pretendenti (più o meno aventi diritto) è caduta sul campo, ma tutti hanno sentito la moglie tradita che, prima di andarsene, ha gridato alla sua avversaria "Tanto verrò a riprendermelo. Te lo giuro". A questo punto sarebbe interessante sapere che cosa ne pensa lui, l’uomo conteso. E magari anche vederlo in faccia per intravedere un po’ di questo fascino che le due si contendono.