Auguri di buon anno: a ciascuno il suo
Gli auguri di buon anno sono l'occasione per mantenere e rinsaldare i rapporti, ma anche per farsi notare e, magari, appianare divergenze proprio per capodanno. Ecco un piccolo vademecum per ciascuno.
Ultimo impegno del 2015, gli auguri di buon anno. Operazione meno scontata del previsto: non stiamo parlando del veglione con annessi brindisi e baci e nemmeno dei cinguettii in salsa social o dei post che augurano il bene del mondo, ma degli auguri da mandare a colleghi, capi, parenti, amici lontani, ex partner e aspiranti pretendenti. Si possono rinsaldare rapporti, sciogliere nodi, e perfino lanciare semi sperando di raccoglierli nell’anno nuovo.
Si può anche subire questa tradizione come una condanna inesorabile, ma è senz’altro meno interessante. Che siano in forma digitale o scritti a mano, inviati per email, sms o via social, gli auguri di Capodanno sono un'occasione, lasciarsela scappare è, semplicemente, snob. Senza contare il fatto che molte associazioni di beneficenza mettono a disposizione i loro biglietti (sia cartacei sia elettronici) permettendovi di regalare un augurio a qualcuno e, allo stesso tempo, contribuire a rendere il mondo un posto migliore.
Gli auguri di buon anno ai colleghi di lavoro
Ci sono gli auguri scritti apposta per non farsi notare, e continuare nel tran tran che tutto sommato va bene com’è. Formali, asciutti, sono gli ultimi in cui resistono tracce del vocabolario burocratico d’antan. Tra l’illustro e il distinto, se la cavano quasi sempre con i grandi classici, da buon anno nuovo in giù e sono perfetti per ex colleghi o collaboratori. Graditi e neutri in forma digitale (a patto che in caso di email con più destinatari vi ricordiate di tutelare la privacy), sempre graditi, ma più raffinati, cartacei.
E poi ci sono gli auguri scoppiettanti, quelli per farsi notare. Sono operazioni di marketing raffinato, adeguate ai tempi e alle attitudini professionali: video simil-Steve Jobs, animazioni pop-up, fotografie ricercate e/o lavorate con grafiche pretenziose ovviamente inviati in forma digitale. Consiglio: non sottovalutate l’importanza di un augurio personalizzato o, quanto meno, che non si ripeta identico a persone che si conoscono tra loro.
Gli auguri di buon anno a parenti e amici lontani
Solo in questi casi sono ammessi auguri a base di fotografie dei nipotini (considerando che gli amici stretti vestono spesso i panni degli zii) in salsa nostalgica. Evitate frasi fatte o aforismi pescati online e, a meno che non abbiate la frase giusta per la persona giusta, concentratevi sulla sostanza, più che sulla forma: evocate ricordi o canzonate difetti, l’importante è che il riferimento sia personalizzato. Se la maggior parte dei biglietti finisce in fondo ai cassetti, la felicità che scatenano quando si ricevono resta. Tenete solo mente che potrebbero essere letti ad anni di distanza.
Gli auguri di buon anno agli ex
Anzitutto domandatevi se è davvero il caso. Una volta che avrete risposto alla domanda (molto probabilmente in maniera non del tutto razionale) pensate bene a ciò che gli augurate: se il rapporto si è chiuso senza intoppi non sarà difficile trovare la frase adatta (da inviare via sms), in caso contrario l’augurio può servire da ponte per appianare e magari sciogliere, con l’anno nuovo, le divergenze (in questo caso meglio un'email o, ancora meglio, un biglietto cartaceo).
Gli auguri di buon anno ai pretendenti
Ecco l’occasione perfetta per farsi notare: l’augurio dipende da quanto sapete di lui (o di lei) e quanto volete che si accorga di voi. Di certo ricevere un augurio inaspettato e personalizzato potrebbe essere il primo passo di un lungo cammino. A seconda del grado d'intimità vi affiderete, in ordine crescente, a social, email ed sms.
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