Gatto nero: la caccia ad Halloween ne uccide a migliaia
La notte di Halloween è caccia al gatto nero: ogni anno, secondo le associazioni di protezione animali, ne spariscono circa 3mila: un allarme rosso che porta in strada 500 volontari per proteggerli dai macabri rapimenti.
La notte di Halloween è l’incubo di ogni gatto nero (e di ogni relativo padrone). Condannato dal suo pelo, il 31 ottobre non gli resta che affidarsi alle leggendarie sette vite (e alla porta di casa ben chiusa).
La faccenda è tutt’altro che uno scherzetto: sono ormai anni che durante la notte delle streghe i gatti neri spariscono a migliaia. Che fine facciano non è chiaro, ma all’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa), dove il conto dei desaparecidos, ogni anno, oscilla intorno ai 3mila, qualche idea se la sono fatta. Assurde superstizioni, vecchie e ottuse credenze popolari, stupidi e macabri scherzi, riservano ai felini color carbone orribili sofferenze in sacrifici improvvisati e messi in atto da bulli più o meno adulti, autori di una vera e propria mattanza.
La faccenda è tutt’altro che uno scherzetto: sono ormai anni che durante la notte delle streghe i gatti neri spariscono a migliaia. Che fine facciano non è chiaro, ma all’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa), dove il conto dei desaparecidos, ogni anno, oscilla intorno ai 3mila, qualche idea se la sono fatta. Assurde superstizioni, vecchie e ottuse credenze popolari, stupidi e macabri scherzi, riservano ai felini color carbone orribili sofferenze in sacrifici improvvisati e messi in atto da bulli più o meno adulti, autori di una vera e propria mattanza.
A sfogliare le ipotesi avanzate negli anni dall’Associazione, si rizza il pelo: “Potrebbero essere stati rapiti per superstizione o da una setta per riti esoterici o sacrificali”; ma potrebbero anche essere finiti nelle mani della Crudelia del caso a corto di “pellicce”. O ancora, qualcuno potrebbe averli “cucinati in pentola o avvelenati per motivi futili”. Nessuna pista è mai stata esclusa.
Insomma, nel Terzo Millennio, l’allarme rosso per i gatti neri riporta il calendario indietro di alcuni millenni. Perché i poveretti andavano a genio solo agli egizi che li veneravano come guardiani del regno di Iside.
Nel Medioevo cristiano sono diventati i migliori amici delle streghe e con loro sono finiti su parecchi roghi. Nelle città portuali sono sempre stati il biglietto da visita dei pirati: incrociarli per strada non era un gran colpo per nessuno. Da lì deriva la nefasta superstizione che attirinp la mala sorte. Insomma, propiziatori o meno, i gatti neri hanno sempre attirato l’attenzione.
Una solfa continua ancora oggi: “Ogni anno, in Italia ne scompaiono 30 mila - spiegano dall’Associazione -, buona parte sono immolati proprio durante questa notte. Per questo, nel 2007 è stato istituito “il gatto nero day”, il 17 novembre”.
Poco più di due settimane dopo la notte della paura, quando si fanno i conti e si può sapere con certezza chi manca all’appello.
Poco più di due settimane dopo la notte della paura, quando si fanno i conti e si può sapere con certezza chi manca all’appello.
Perciò siete avvisati: se ne avete uno fate attenzione a non lasciarlo per strada; se la storia vi ha colpito e volete fare qualcosa, unitevi ai 500 volontari dell'Aidaa che la notte di Halloween setacceranno le zone considerate a rischio (prevalentemente in Piemonte, Lombardia, Veneto occidentale, Emilia, Umbria e Lazio) per salvare i felini rimasti alla mercé degli invasati. Miao.
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