Uomini: istruzioni per l’uso
Cosa amano gli uomini, cosa odiano, perché hanno il dono di innervosirvi e soprattutto come capirli. Consigli per imparare a comunicare meglio con il sesso maschile.
Non vi ascolta
La situazione tipo: sono le 21, i bambini sono a letto e potete finalmente mettervi comode insieme al vostro compagno e raccontargli la vostra giornata. Peccato che ogni volta sia la stessa storia: lui non vi ascolta. Mezzo girato verso la televisione oppure con lo sguardo nel vuoto, capite bene che nonostante i movimenti della testa accompagnati da ripetuti “uhm uhm” (traduzione di “parla pure che ti ascolto”) non riesce a entrare nella discussione. La prova: non reagisce, non chiede dettagli e non sembra neanche stupito di quello che state raccontando.
Perché vi fa arrabbiare: vi sentite frustrate perché avevate un sacco di cose da raccontargli e perché lui non sembra interessarsi a voi. E l’avete letto in tutte le riviste: una coppia che non comunica è destinata al fallimento.
Spiegazioni e soluzioni? È vero, le donne sono a proprio agio nel dialogo e nelle relazioni. Hanno bisogno di commentare tutto, di raccontare tutto, anche cose senza importanza. Gli uomini invece sono meno propensi alla comunicazione verbale. Quindi anche se la parola d’ordine è comunicare, bisogna tener presente che per loro, troppo dialogo uccide il dialogo.
Tutto sta nel trovare la giusta dose. Se volete che vi stia a sentire, dovete imparare ad attirare la sua attenzione. Evitate di tempestarlo di parole, non affrontate 50 argomenti alla volta, evitate le parentesi a ripetizione. Insomma evitate di confondergli le idee, sintetizzate e andate dritte al dunque, vedrete che andrà meglio.
Non vuole discutere
La situazione tipo: è domenica mattina e a giudicare dalla sua aria abbattuta, capite che c’è qualcosa che non va. Allora, piena di compassione, gli chiedete il perché di quella faccia. E lui risponde che va tutto bene. Ovviamente insistete, ed ecco il dramma: si arrabbia ancora di più. Risponde bruscamente che non ha “niente”. In altre parole: non ha voglia di parlarne con voi.
Perché vi fa arrabbiare: a cosa servite se non siete in grado di riconfortare il vostro compagno nel momento del bisogno? Dubita forse della vostra capacità di trovare una soluzione? E il vostro sesto senso? Se sentite che c`è un problema vuol dire che è così. E soprattutto, quello che vi fa più arrabbiare, è che continuerà a farvi il muso per tutto il giorno mentre non siete voi la causa del suo malumore!
Spiegazioni e soluzioni? Globalmente uomini e donne non funzionano allo stesso modo. Quando le donne sono preoccupate da qualcosa, la maggior parte delle volte hanno bisogno di esteriorizzarlo. Gli uomini invece preferiscono il silenzio e l’azione alla parola, perché pensano di poter risolvere i loro problemi da soli. Allora mettono il muso per mostrare che non hanno bisogno d’aiuto e che vogliono essere lasciati in pace. Inoltre percepiscono le attenzioni come intrusioni.
Prima di tutto, se il suo primo riflesso non è quello di parlarvene, non prendetela sul personale. Probabilmente preferisce trovare una soluzione da solo per poi parlarvene in un secondo momento. Non cercate poi di tirargli fuori le parole di bocca, servirebbe solo ad irritarlo.
Non è premuroso
La situazione tipo: è il vostro anniversario di matrimonio e vi aspettate una marea di parole dolci. Ogni anno vi aspettate una bella dichiarazione d’amore e ogni anno rimanete deluse. Vi chiede addirittura di consigliarlo sulla scelta del regalo o del ristorante senza avere un briciolo di iniziativa.
Perché vi fa arrabbiare: vi aspettate una prova d’amore da parte sua, parole dolci, gesti teneri… E perché tutto questo? Per sentirvi rassicurata naturalmente. Perché dietro tutta quest’aspettativa si nasconde la paura di non essere amata, di essere abbandonata. E poi questa mancanza di entusiasmo vi dà sui nervi, vi sembra troppo sereno e sicuro di sé. Per voi l’amore non è mai scontato.
Spiegazioni e soluzioni? Sin da piccoli gli uomini hanno imparato a nascondere i loro sentimenti, per nascondere una certa vulnerabilità. La mamma ha insegnato loro ad essere forti e coraggiosi: gli uomini non piangono e non amano far trasparire le loro emozioni, anche quelle positive. Risultato: se è vero che hanno difficoltà a parlare di ciò che li tormenta, è anche vero che non sono bravi ad esprimere i loro sentimenti. Ma attenzione! Non significa che non provino emozioni, è solo che sono meno abituati delle donne a mostrarle.
Non siate deluse se non vi inondano di “ti amo” e cercate di scorgere il loro modo, senz’altro più sottile, di dimostrarlo. Non aspettatevi cose troppo precise e siate sensibili alle piccole attenzioni di tutti i giorni, che per lui significano molto. Ha annullato una serata tra amici per uscire con voi? Questo vale più di qualsiasi dichiarazione! E se davvero soffrite della sua mancanza di affetto, fateglielo notare perché non è detto che se ne accorga.
Non capisce niente
La situazione: da qualche tempo avete l’impressione che la vostra coppia non funzioni. Arriva la routine, i progetti scompaiono. Come una classica donna affrontate l’argomento in modo diretto: “Tra di noi non funziona più, dobbiamo parlare”. Ovviamente il vostro Lui, che probabilmente non si è reso conto della situazione e che probabilmente non prova la stessa frustrazione, si sentirà aggredito. O cercherà di chiudere la discussione oppure cercherà di calmarvi e di trovare una soluzione.
Perché vi fa arrabbiare: avete solo voglia di discutere, di fare il punto sulla vostra coppia, di parlarne con lui. Avete bisogno di essere ascoltata. Lui è pragmatico e sta già cercando delle soluzioni concrete mentre voi vorreste semplicemente che vi dicesse che è d’accordo con voi.
Spiegazioni e soluzioni? Mentre voi avete bisogno di discutere apertamente dei problemi della vostra coppia, a costo di litigare (dopo tutto, litigare è un buon segno), il vostro compagno tende a voler calmare rapidamente le acque. Dato che si sente ( a volte ingiustamente) responsabile, sceglie di sfuggire e di ignorare i vostri rimproveri, oppure cerca soluzioni concrete per risolvere la situazione.
Mostrategli che il problema deriva da entrambi e che non lo considerate assolutamente come l’unico responsabile. Cosi sarà senz’altro più aperto al dialogo.
Le parole proibite
La chiave per riuscire a capirsi meglio reciprocamente consiste nell’imparare a comunicare e quindi nel fare lo sforzo per mettervi al posto del vostro compagno.
Prima regola, quando siete nel bel mezzo di una disputa oppure state cercando di affrontare un argomento delicato, optate per l’ “io” invece del “tu”. È meno aggressivo. E l’effetto immediato è che il vostro compagno non si metterà sulle difensive, sarà più incline ad ascoltarvi ed eventualmente ad accettare i vostri rimproveri.
Seconda regola, bandite dal vocabolario i “mai”, i “sempre”, i “niente”, i “di continuo”, ecc. Insomma cercate in ogni modo di non essere estreme nei vostri propositi. Ancora una volta, state pur certe che un po’ di sfumature lo aiuteranno ad ascoltare e magari a capire le vostre richieste.
Piccoli esercizi pratici
Prima dicevate “non mi ascolti mai” (non è vero e lui non esiterà a farvelo notare, evitando cosi il problema) a partire da adesso direte “A volte, quando parliamo, ho l’impressione che tu sia altrove”.
Prima dicevate “non mi regali mai dei fiori” ( e anche questo è falso, e quindi molto demotivante per lui), adesso direte “mi farebbe piacere che mi regalassi più spesso dei fiori”.
Questione di forma
Essendo diversi, uomini e donne non comunicano allo stesso modo. Ed ecco che nascono incomprensioni, cose non dette, equivoci…
Prima regola, smettete di girare intorno alla questione quando avete qualcosa da dire al vostro compagno. Gli uomini amano le cose semplici e razionali e non hanno nessuna voglia di complicarsi la vita cercando di capire cosa si nasconde dietro a un sottinteso. In altre parole, se il vostro compagno non capisce subito, penserà che site voi a complicare le cose, o addirittura che ci prendete gusto a imbrogliare tutto e arriverà alla conclusione (facendovi innervosire ancora di più) che il problema siete voi e che le donne sono davvero complicate. Perciò fate uno sforzo: più le vostre richieste saranno chiare e sincere, più vi ascolterà e meglio riuscirete a comunicare.
Seconda regola, andateci piano e non demolitelo. Mettevi per un attimo al suo posto: vi piacerebbe che qualcuno vi facesse mille rimproveri e che vi trattasse come un bambino di 10 anni? Se si sente sminuito o ridicolo, non avrà nessuna voglia di fare sforzi. O peggio, rischierà di fare esattamente il contrario!
Essere realista
Non dimenticate che aspettandovi troppo dal vostro partner rischierete di essere un’eterna insoddisfatta.
Il suo ruolo non è quello di fare da psicologo, di colmare le mancanze o di guarire le ferite.
Non potrà mai prendere il posto della vostra migliore amica, con cui parlate senza dire niente, solo per il gusto di parlare.
Non può avere tutte le qualità del mondo, dovete farvene una ragione, il principe azzurro non esiste. Non è facile, ma bisogna accettare di rinunciare alle favole.
Non diventerà uno specialista nelle dichiarazioni d’amore e no, non riuscirete a cambiarlo. Cercate invece di apprezzare i suoi sforzi, incoraggiatelo, mettetevi anche voi in discussione, imparate ad apprezzare le sue piccole attenzioni, anche se non corrispondono necessariamente alle vostre attese.
Piccoli esercizi per finire…
La prossima volta che litigherete, provate questa tattica: invece di farlo sentire in torto e di cercare per forza un responsabile, cercate di mettervi al suo posto e prendetevi la vostra parte di responsabilità.
La prossima volta che farà uno sforzo, invece di dire interiormente “non è mai troppo tardi” oppure “è un inizio” ditegli chiaramente che siete contente e che apprezzate che faccia degli sforzi per voi. Non immaginate a che punto appagherete il suo ego. Sentirà che i suoi sforzi non sono vani e sarà fiero di farvi piacere. Insomma, servirà a incoraggiarlo!
Copyright foto: Fotolia
Il documento intitolato « Uomini: istruzioni per l’uso » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.