Riconoscere la decalcificazione nei bambini
Se notate che l’ossatura di vostro figlio si deforma o non cresce abbastanza in fretta, rivolgetevi rapidamente a un medico: potrebbe trattarsi di decalcificazione.
Per crescere e fortificarsi, le ossa di vostro figlio hanno bisogno di calcio. Per questo avete preso l’abitudine di fargli mangiare prodotti a base di latte a colazione, a pranzo e a cena. Ma non sempre questo basta a evitare la decalcificazione, che può condurre al rachitismo. Di solito colpisce durante il primo anno di vita ma può anche manifestarsi un po' più tardi. Per fissarsi correttamente nelle ossa, il calcio ha bisogno di vitamina D. E in genere è proprio questa sostanza che manca quando si parla di decalcificazione.
Per essere sicuri che l’apporto di vitamina D sia sufficiente, basta adottare qualche precauzione.
- Assicuratevi che l'alimentazione di vostro figlio ne contenga a sufficienza. Ne sono ricchi i pesci grassi, il tuorlo d’uovo, il burro e gli altri latticini.
- Stessa cosa per il calcio. Perché non basta avere vitamina D, se non c’è calcio a sufficienza da fissare sulle ossa! Se ne trova in grande quantità nei derivati del latte ma anche in alcune acque, nelle verdure, nella frutta secca o nelle arance, nel ribes o nel kiwi.
- Anche l'esposizione ai raggi del sole è fondamentale per permettere all'organismo di produrre la vitamina D. Attenzione però, la prudenza resta indispensabile. Un’esposizione di qualche minuto al di fuori delle ore più calde è sufficiente.
- Viene anche consigliata la somministrazione di integratori di vitamina D, per favorire l'ossificazione nei più piccoli.
Accade tuttavia che alcuni bambini assimilino la vitamina D più difficilmente degli altri, provocando l'insorgere della decalcificazione. Ecco i sintomi che devono insospettire:
- Una deformazione delle gambe del bambino che si allargano ad arco.
- Un ispessimento delle articolazioni, in particolare dei polsi e delle caviglie.
- Le costole possono diventare sporgenti.
- La cassa toracica può deformarsi a livello dello sterno.
- Nei più piccoli, la fontanella può impiegare più tempo a chiudersi.
- Dopo un po’ si constata solitamente un blocco della crescita.
Al minimo segno, rivolgetevi immediatamente al medico per intervenire tempestivamente.
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