Dismaland: il castello di Banksy ai profughi di Calais

I profughi di Calais alloggeranno nel castello di Cenerentola. Non è una battuta e non è un castello qualsiasi bensì quello dell'artista britannico Banksy creato apposta per Dismaland, “il parco triste”. Dopo aver attirato nella malinconica cittadina britannica di Weston-super-Mare, nel Somerset, ben 150mila visitatori in 50 giorni, facendo girare 20 milioni di sterline di indotto, arrivato il momento di smantellarlo, l’artista ha deciso di inviare l’attrazione principale e altre strutture in uno dei punti più nevralgici dell’accoglienza dei profughi che sognano una casa (e una nuova vita) in Inghilterra e si ritroveranno tra le stanze di quello che fu un castello. 

"Tutto il legname e i fissaggi di Dismaland vengono inviati al campo rifugiati 'giungla' presso Calais per costruire rifugi”, recita, lapidario, l'annuncio sul sito dell'installazione. Senza dimenticare la postilla, "Non saranno disponibili ticket online”, in pieno stile Dismaland, dove una delle installazioni era una vasca le cui acque erano solcate da barconi in miniatura, stracolmi di migranti alle prese con le scogliere di Dover.

Insomma, dopo la denuncia sociale - vedi anche il finale con uno show-provocazione delle russe Pussy Riot in una gabbia, e Damon Albarn - il bemusement park (il parco del disorientamento che faceva il verso agli amusement park) dedicato alle "famiglie ma inadatto ai bambini”, costruito sulle ceneri di uno stabilimento balneare abbandonato, passa ai fatti. Perché a parlare son bravi (quasi) tutti. Passare ai fatti è tutto un altro paio di maniche. In questo caso di un grande artista, disinteressato alla fama ma decisamente attento a ciò che, con la sua fama, può contribuire a cambiare.