La pianista Natalia Strelchenko uccisa dal compagno

Per l'omicidio della pianista Natalia Strelchenko, trovata agonizzante nella sua casa di Manchester, la polizia ha fermato John Martin, il suo compagno, nonché suo manager e a sua volta musicista.   

La pianista Natalia Strelchenko, in arte Natalia Strelle, rinomata in tutto il mondo, è stata uccisa dal compagno John Martin.


A uccidere la pianista Natalia Strelchenko, in arte Natalia Strelle, sarebbe stato il suo compagno, John Martin, 48 anni, norvegese, suo manager e a sua volta musicista. I paramedici l’hanno trovata domenica 30 agosto, agonizzante in un lago di sangue nella sua casa in un sobborgo di Manchester, con profonde ferite al collo e alla testa. Hanno fatto di tutto per salvarla ma l’artista è morta poco dopo l’arrivo in ospedale. Ora John Martin è in carcere e dovrà rispondere anche dell’accusa di tentato omicidio di un 14enne. 

La famiglia della pianista norvegese ma di origine russa, che ha debuttato a 12 anni con la St Petersburg Symphony Orchestra per poi esibirsi nei teatri più prestigiosi del mondo, ha affidato il suo dolore a un comunicato: "Natalia era un talento, era meravigliosa, una madre molto amata, una figlia, una sorella e un’amica. Ci mancherà moltissimo”.     

A scatenare la furia del compagno, contrabbassista meno noto di Natalie che dal 2014 insegnava anche al Conservatorio di Belfort, in Francia, e faceva parte del Trio de Belfort, sarebbe quindi il solito e orribile movente passionale, o comunque di origine privata. Il verdetto spetta alla corte di Manchester e Salford dove l’uomo dovrà presentarsi nella mattina del 2 settembre. 

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