Messina, Ilaria Boemi muore sulla spiaggia, a 16 anni: cercava l'ecstasy

La 16enne Ilaria Boemi è stata ritrovata senza vita  il 10 agosto, sul lungomare di Messina. I due amici che erano con lei hanno lanciato l'allarme intorno all'1 di notte, poi sono scomparsi. Ad ucciderla, forse un mix di alcol e droghe.

Ilaria Boemi, 16 anni, è stata ritrovata senza vita sul lungomare di Messina.


Ilaria Boemi aveva 16 anni ed era di Messina. Aveva tre piercing, l’ultimo l’aveva fatto sulla lingua, il 22 aprile, il giorno dopo essersi fidanzata ufficialmente, come ha fatto sapere sulla sua pagina Facebook. Ilaria Boemi aveva i capelli rasati sulle tempie, fumava, era iscritta all’Istituto d’Arte Ernesto Basile, sognava un futuro fuori dagli schemi. Un futuro che non vivrà mai perché Ilaria è morta la notte tra il 9 e il 10 agosto, nelle acque del mare che bagna la sua città. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato su una spiaggia, nei pressi del Circolo del Tennis e della Vela di Messina: secondo le prime ricostruzioni si sarebbe sentita male intorno all’una di notte e gli amici che erano con lei, un ragazzo e una ragazza, avrebbero chiamato i soccorsi salvo poi dileguarsi

Se a stabilire le cause della morte sarà l’autopsia, ora gli inquirenti sono alla ricerca dei due amici e di un perché che spieghi la loro fuga: “se la giovane ha avuto un semplice malore - ha detto il capo della squadra mobile di Messina, Giuseppe Anzalone - non si spiega perché i due si siano allontanati. Non ci sono segni sulle braccia che possano far pensare ad un’overdose, ma potrebbe aver assunto qualche droga o altro per via orale. Stiamo vagliando comunque tutte le ipotesi e stiamo cercando di risalire all'identità di chi era con lei".

Al momento nessuna pista è esclusa anche se, dopo aver interrogato i genitori della giovane e un amico che ha trascorso con lei la prima parte della sua ultima serata, sembra che Ilaria fosse alla ricerca di una pasticca, forse ecstasy. L'ultimo ad averla vista viva è un pescatore che ha individuato i tre ragazzi sulla spiaggia. Una svolta alle indagini arriverà dopo l'autopsia e una volta che gli investigatori avranno rintracciato i due giovani che hanno lanciato l'allarme: si tratta dei due spacciatori? Oppure sono semplici compagni di sballo che sono fuggiti, spaventata dalle conseguenze? 

Nell'attesa delle risposte, si scava nella vita privata di quell’adolescente controcorrente che poco più di un mese fa, postava sulla bacheca di Facebook frasi di canzoni, per raccontare scorci del malessere dell’adolescenza, di quando si cerca il proprio posto nel mondo e ci si ritrova incastrati nei giudizi degli altri: “Cerchi soluzioni ora è tardi, senti emozioni affluire in tristi sguardi, gli abissi degli sbagli, capirsi nei dettagli, sensazioni e brividi freddi in abbracci caldi”, ma anche “Il buio è più denso ed io non riesco a trovarci un senso” e “Se ti fidi delle persone finisce che ti spari un colpo in testa, avrei realizzato il mio sogno se fosse stato fare una vita di merda” e “Siamo nati per morire con un urlo dentro che nessuno può sentire”. Un post che fa male a chi lo legge e di Ilaria non sapeva nulla e che strazierà i genitori alle prese con una figlia morta troppo presto e un urlo così forte da zittire tutto il resto.

Copyright foto: Facebook@Ilaria Boemi
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