Infanzia: i bambini italiani maltrattati sono 91mila. Femmine e stranieri i più sfortunati

Infanzia: i bambini italiani maltrattati seguiti dai Servizi Sociali  sono più di 91mila. Lo rivela la prima "Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia". Va peggio al Sud e al Centro, le prime vittime straniere e femmine.


Tra gli oltre 91mila bambini maltrattai seguiti dai servizi sociali ci sono più femmine e stranieri.


Un quadro odioso, doloroso. Dove le bambine stanno peggio dei maschi, gli stranieri degli italiani e, in generale, al Nord vivono un po’ meno peggio che al Centro e al Sud. Un quadro necessario: i bambini (e gli adolescenti) maltrattati, in Italia, sono novantunomila. Per lo meno quelli conosciuti dai servizi sociali, perché di tantissimi altri – è certo – non abbiamo notizia. Mancava, uno studio approfondito sull’argomento, le associazioni Terres des Hommes e Cismai ne hanno preparato uno per l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. “Abbiamo una fotografia faticosa da guardare, ma necessaria. Capire significa poter dare risposte adeguate, avanzare proposte concrete a Governo e Parlamento per arginare il più possibile questa realtà”, ha spiegato il Garante, Vincenzo Spadafora.

Chiaro che non è una lettura gradevole. In Italia i maltrattamenti sono più numerosi al Sud e nel Centro (27 e 25 su cento circa, rispetto al totale dei casi presi in carico dai servizi sociali), sono più spesso femmine e stranieri. Non si dovrebbe parlare di cose del genere perché non dovrebbero esistere adolescenze e infanzie angariate, ma è tristemente ovvio che la vita vissuta è diversa da come dovrebbe essere. E allora è meglio sapere, per cercare di combattere. Così, sfogliando il documento, impariamo che nella maggior parte dei casi il maltrattamento consiste in trascuratezza materiale e affettiva (55% dei casi), violenza (19%), e che sono di poco inferiori gli episodi in cui si accerta un maltrattamento psicologico (14%).

Si tratta di situazioni gravi, e lo comprova il fatto che chi viene assistito dal servizio sociale lo è in media con almeno due tipi di assistenza: quella economica alla famiglia (quasi un caso su tre), l’inserimento in una comunità (un caso su cinque), l’assistenza domiciliare (poco di meno). Il disagio, insomma, si mescola quasi sempre in forme diverse, le sue componenti si sommano e richiedono interventi complessi. Pensando all’altra indagine, quella pubblicata su Nature Neuroscience secondo cui a un reddito più basso corrisponderebbe (scientificamente) un cervello più piccolo, al dolore e alla vergogna si mischia la pietà per una selezione della natura che sembra davvero troppo crudele. 

I servizi sociali, rivela infine l’indagine, funzionano meglio nel Nord del Paese, dove assistono un numero maggiore di bambini e quindi riescono a garantire anche la prevenzione. Scoprire che ci sono zone d’Italia dove questo tipo di assistenza è garantito di meno, forse, è ancora più doloroso che leggere questi numeri messi uno dietro l’altro. D’altra parte, l’orrore che la cronaca ha raccontato lo scorso 13 maggio, quando gli investigatori hanno sequestrato la casa famiglia alle porte di Roma dove gli adulti, invece di prendersi cura dei ragazzi, abusavano di loro, dimostra che al peggio, a volte, non c’è fine.
 
Tirando le somme ogni mille residenti, ci sono quasi 48 minori seguiti dai servizi: il totale è stimato in 457.453 casi. Fa un certo effetto, leggere le proporzioni. Su mille bambine sono 212,6 quelle prese in carico per maltrattamento, mentre tra i maschi la quota scende a 193. E tra bambini e adolescenti stranieri l’incidenza dei maltrattamenti è quasi doppia che tra gli italiani: sono venti ogni mille contro 8,3. Da notare il fatto che spesso i minori vengono presi in carico per motivi diversi dal maltrattamento, e che questo emerge solo in un secondo tempo. Un altro dettaglio urticante, che la dice lunga sulla difficoltà a uscire da situazioni difficili in un’età così delicata. 

C’è anche un confronto internazionale, e questo forse può essere (almeno in parte) rassicurante. L’Italia ha un indice di prevalenza (9,5 casi per mille) dei maltrattamenti inferiore al Canada (9,7), all’Inghilterra (11,2) e agli Stati Uniti (12,1). Nel dettaglio, si scopre che la violenza sessuale in Italia ha un'incidenza (4 bambini su 100 maltrattati) fra le più basse registrate nei Paesi industrializzati. Davvero si può provare sollievo leggendo l’ultima riga di un testo come questo?

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