Problemi di salute: e se fosse colpa dei denti?
Tendiniti, problemi cardiaci, diabete… sapevate che una semplice carie non curata può dare origine a malattie di ogni genere che non hanno niente a che fare con i denti?
Quando i denti non c'entrano...
Le otturazioni: se ne è parlato tanto qualche hanno fa: e se le otturazioni fossero pericolose per la salute? La polemica riguardava essenzialmente l'amalgama dentale, contenente mercurio e giudicato potenzialmente tossico. Nell'attesa che le autorità sanitarie decidano se bandire definitivamente l'uso del mercurio in odontoiatria, i dentisti usano quasi esclusivamente le otturazioni in composito, delle resine che si mimetizzano perfettamente con i denti, al contrario degli amalgami d'argento. Se dopo un'otturazione constatate l'apparizione di sintomi sospetti, comunque, consultate rapidamente un medico.
Gravidanza e carie: questa credenza popolare è dura a morire. Eppure è del tutto infondata: la gravidanza non provoca carie alla madre. Tuttavia è vero che, durante la dolce attesa, i fattori di rischio aumentano. In primo luogo non è raro che durante il primo trimestre le donne soffrano di nausee che speso sfociano in reflusso e vomito. Il vomito contiene acidi prodotti dallo stomaco per la digestione che sono particolarmente nefasti per i denti perché attaccano lo smalto, creando un ambiente propizio allo sviluppo delle carie. Le donne incinte, inoltre, tendono a mangiare di più e a volte esagerano con prodotti zuccherati, che possono favorire la proliferazione dei batteri. Ecco perché bisogna cercare di avere un'alimentazione equilibrata e di lavarsi bene i denti. Una sola malattia dentale è direttamente connessa alla gravidanza: la gengivite gravidica, un'infiammazione delle gengive che scompare dopo il parto. Curare una carie in gravidanza, invece, potrebbe essere pericoloso: chiedete consiglio al vostro medico.
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Problemi cardiaci
A cosa sono dovute la placca oppure le carie? Ai batteri, che possono provocare delle infezioni orali che si propagano poi a tutto l'organismo. Quando una carie insorge e non viene curata, scava nel dente fino ad arrivare al nervo e alla polpa dentaria, composta da minuscoli vasi sanguigni: allora è facile per i batteri immettersi nel flusso sanguigno e andare ad attaccare i diversi organi, continuando svilupparsi. Il procedimento è più o meno lo stesso per l’asportazione del tartaro: i batteri che si staccano dalla placca dentale possono raggiungere facilmente il flusso sanguigno.
Quando l'infezione raggiunge il cuore, si parla di endocardite, un'infiammazione intorno al muscolo cardiaco. Il problema si pone maggiormente per i pazienti che portano valvole cardiache artificiali: i batteri tendono a attaccarvisi provocando infezioni potenzialmente gravi.
Il cuore non è il solo bersaglio dei batteri provenienti dalla cavità orale. Anche i polmoni possono essere colpiti e andare incontro a una polmonite. Lo stesso vale per i reni, il fegato o il cervello anche se, per fortuna, si tratta di complicanze rare.
Tendinite
Avete male al ginocchio? Forse è colpa dei denti! Ebbene sì, i problemi di denti possono ripercuotersi anche sulle articolazioni. Le ragioni sono principalmente due:
-come abbiamo visto, una volta entrati nel flusso sanguigno, i batteri possono raggiungere qualsiasi parte del corpo. Possono così attaccarsi ai tendini di alcune articolazioni e provocare un’infiammazione dolorosa: la tendinite. Questa infiammazione sopraggiunge in molti altri casi, in particolare negli sportivi e nelle persone che eseguono dei movimenti ripetitivi sul lavoro. Se il riposo non basta per guarire la tendinite potrebbe esserci sotto un'infezione batterica, da curare con degli antibiotici.
-L’assenza di denti può influire sull’insieme dell’ossatura, in una sorta di reazione a catena. La mancanza di un dente, infatti, può creare uno squilibrio in tutto lo scheletro, provocando una tendinite. La soluzione, in questo caso, è sostituire il dente mancante.
Allo stesso modo, la malocclusione dentale (un problema nel modo in cui i denti vengono a contatto fra loro a bocca chiusa) può avere ripercussioni difficili da immaginare: cervicale, lombalgia e addirittura emicrania o acufene. In tal caso bisogna ricorrere all’odontoiatria neuromuscolare.
Sinusite cronica
Avete il naso che cola e soprattutto che fa male su uno o entrambi i lati. E se i denti centrassero qualcosa? Non è sistematico, ma può capitare che la sinusite sia causata da una carie.
Cominciamo dall’inizio: la sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, delle cavità mucose che comunicano direttamente con le fosse nasali. Generalmente è dovuta a un raffreddore mal curato: il virus si è propagato, provocando un’infiammazione. I molari della mandibola superiore sono molto vicini ai seni paranasali. Le radici dei denti affiorano e talvolta sono incluse nei seni stessi. Se si sviluppa una carie alla base di questi molari, ci sono forti rischi che possa propagarsi fino ai seni. Viceversa, una sinusite può provocare dei dolori dentali. Il rimedio, se si tratta di un’infezione batterica, consiste in una terapia a base di antibiotici, accompagnata dal trattamento della causa (una carie ad esempio).
Diabete
Avere dei problemi ai denti può costituire un fattore di rischio per il diabete di tipo II, quello che appare in età adulta e che si evolve progressivamente. Sono le parodontiti, ovvero le malattie delle gengive, più delle carie, a costituire un fattore di rischio. Per semplificare, diciamo che l’infiammazione delle gengive stimola la produzione di prostaglandina, una molecola che serve a regolare il tasso di zuccheri nel sangue.
Viceversa, il diabete può a sua volta avere delle conseguenze sulla salute dei denti. Il problema è che, molto spesso, i pazienti diabetici che non seguono una cura adeguata hanno più difficoltà a lottare contro le infiammazioni e le infezioni.
Parto prematuro
Se è vero, come abbiamo visto, che il feto non danneggia i denti della futura mamma, il contrario non è sempre vero. Avere una dentizione danneggiata può nuocere al nascituro. In particolare, se la mamma soffre di parodontite, il neonato rischia di nascere prematuro o sottopeso.
Una volta nel flusso sanguigno, infatti, i batteri provenienti dalla cavità orale possono raggiungere l’utero. Se proliferano, possono provocare un‘infezione. Questa infezione, che potrebbe essere benigna in altre circostanze, rischia di indurre un parto prematuro.
Anche le gengive possono avere delle conseguenze. Il semplice fatto di soffrire di gengivite può nuocere al bambino. Questa rischia, infatti, di trasformarsi in parodontite sotto l’influsso degli ormoni. Come per il diabete la parodontite, facendo intervenire le prostaglandine, influenza direttamente lo sviluppo del feto, provocando un eventuale sottopeso. Ecco perché è importante, quando scoprite di essere incinte, effettuare rapidamente un controllo dal dentista. Se c’è un problema, lo risolverà con le cure appropriate, per risparmiarvi ulteriori inconvenienti.
Problemi di crescita
Pensate forse che per un bambino non sia poi così grave avere una carie, dato che i denti non sono definitivi? Sbagliato! Avere i denti in cattivo stato durante l’infanzia, e anche dopo, può causare una miriade di problemi che ne sono una conseguenza diretta. Prendiamo il caso di una cattiva masticazione:
-si mangia meno perché è più difficile e quindi, inevitabilmente, si dimagrisce oppure lo sviluppo si rallenta. Numerosi studi hanno mostrato che i bambini che hanno molte carie hanno di solito un peso inferiore all’80% del peso ideale per la loro età. E spesso sono più bassi della media.
-quando gli alimenti non vengono masticati correttamente, lo stomaco deve lavorare di più, rendendo la digestione più faticosa.
Avere denti mancanti impedisce anche una buona elocuzione. E questo è ancora più preoccupante se si tratta di un bambino, in fase di apprendimento del linguaggio. Anche l’aspetto ne risente e ciò può portare a una minore fiducia in se stessi. Ecco perché bisogna prendersi cura dell'igiene orale dei più piccoli fin dal primo dentino, portandolo regolarmente dal dentista.
Come evitare le infezioni?
Per evitare i problemi di salute scatenati dalle infezioni della cavità orale, basta prendere alcune precauzioni:
-il prerequisito è avere un’igiene dentale impeccabile. La regola di base: lavarsi i denti dopo ogni pasto per 3 minuti. Non dimenticate gli angolini, soprattutto in corrispondenza dei molari.
-Evitate di mangiucchiare tra i pasti. Se proprio non riuscite a farne a meno, cercate di lavarvi i denti subito dopo. Se non vi è possibile masticate un chewing-gum: la masticazione aumenta la produzione di saliva e permette quindi di pulire meglio la bocca.
-Il lavaggio più importante è senza alcun dubbio quello della sera: mentre dormiamo, la produzione di saliva diminuisce e i batteri possono proliferare più facilmente. Quindi, meglio eliminarne il maggior numero possibile prima di gettarsi tra le braccia di Morfeo!
Avere un’igiene orale impeccabile non sempre impedisce la formazione delle carie. La qualità e la fragilità dello smalto sono fattori altrettanto decisivi. Lavarsi i denti accuratamente permette comunque di ridurre i rischi.
Altro consiglio: effettuare regolarmente visite di controllo dal dentista. Una volta all’anno per le persone che non soffrono di problemi particolari, una volta ogni sei mesi per quelle che presentano fattori di rischio come il diabete o una malattia di tipo cardiovascolare. Più frequenti saranno i controlli, prima il problema verrà identificato (e quindi curato), e minori saranno i danni.
Precauzioni preoperatorie
Prima di un intervento chirurgico, come ad esempio l’impianto di una protesi, il medico potrebbe chiedere al paziente di effettuare un controllo odontoiatrico: se c’è un problema di carie o di infezione della gengiva bisognerà curarlo prima dell’intervento per evitare rischi di infezione.
-Altra precauzione: le persone ”a rischio” (disturbi cardiaci, anche minori, ecc.) devono assumere un antibiotico prima di alcuni interventi dentistici come la pulizia dei denti. Si tratta di contrastare eventuali spostamenti dei batteri dentari in altre parti dell’organismo.
-Le persone che soffrono di reflusso acido possono utilizzare collutori a base di fluoro per compensare questa acidità e rinforzare lo smalto dei denti.
-Un altro problema relativamente frequente in particolare nelle persone anziane o in quelle che assumono medicinali come ansiolitici e antidepressivi: la diminuzione della salivazione. Ciò può essere un problema nella misura in cui la saliva aiuta a eliminare i residui alimentari di cui si nutrono i batteri. Inoltre, avere la bocca secca pone un gran numero di problemi, da una sgradevole sensazione di bruciore fino allo sviluppo di micosi orali. La soluzione, in questo caso, può essere la saliva artificiale, che consente di umettare la bocca.
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