Selfie dell’Isis da Expo 2015: Siamo a Milano

Il Califfato sceglie Twitter per postare un selfie dall’Expo di Milano con l’annuncio: “Siamo nelle vostre strade”. La prima minaccia all’Italia risale al 2014, si stringono le maglie della sicurezza. 


La minaccia dell'Isis pubblicata a febbraio scatenò l'ilarità della rete: "Butteremo gli omosessuali giù dalla Torre di Pizza".


“Siamo nelle vostre strade”. La propaganda firmata Isis corre sui social e arriva in Italia con una decina di selfie postati su Twitter dove, attraverso l’immagine di un bigliettino scritto a mano, i sostenitori dell’autoproclamato Stato Islamico avvertono di essere a Milano. Gli scatti sono realizzati da telefoni cellulari e, al centro della scena, campeggia un foglio bianco: in alto a destra una riproduzione dell’ormai iconica bandiera nera del Califfato e al centro la scritta in francese “Nous sommes partout”, Noi siamo dappertutto. E il dappertutto coincide, questa volta, con i padiglioni di Expo Milano 2015 che, pronta ad aprire i battenti, e già al centro di misure di sicurezza mastodontiche messe in campo proprio per la paura di attentati. 

A firmare le minacce 2.0 è l’Etat Islamique à Rome, lo Stato Islamico a Roma che sigla i messaggi nella lingua di Napoleone lasciando apparire, in secondo piano, scorci della città di Milano. Si vedono così le bandiere dell’Esposizione Universale e le strade della città della Madonnina. Risultato immediato: l’attenzione delle forze dell'ordine è altissima nei due eventi principali che si svolgono tra le vie del Belpaese in questo periodo, Expo e l’ostensione della Sindone ma si inizia a studiare la sicurezza anche in vista del Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco per il prossimo dicembre. 

Attorno a Milano, Torino e Roma si stringono così le maglie dell’intelligence mentre pare impossibile dimenticare l’importanza che la capitale d'Italia ha agli occhi dei combattenti dell’Isis.  A luglio 2014, infatti, Abu Bakr al-Baghdadi esortava i seguaci dello Stato islamico: “Conquisterete Roma e diventerete padroni del mondo, con la volontà di Allah” e, a settembre scorso, ripeteva la stessa minaccia il portavoce dello Stato islamico Abu Muhammed al Adnani: “Conquisteremo la vostra Roma, spezzeremo le croci e faremo schiave le vostre donne, con il permesso di Allah”. E ora l'avvertimento: "Siamo qui".

Copyright foto: Kika Press

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