Lavorare a Expo 2015? 8 giovani su 10 dicono no
Lo riporta il Corriere della Sera: l’80% degli under 29 contattati da Manpower per lavorare a Expo 2015 ha risposto “no, grazie”. Le cause? Turni di lavoro su 7 giorni e precarietà. I volontari invece accorrono in massa.
Expo 2015 è pronta a tirare su le serrande ma per trovare le 600 persone che (fisicamente) avessero voglia di alzare le saracinesche ha faticato, e non poco. A riportarlo è il Corriere della Sera citando i dati trasmessi dalla società Manpower che si è occupata della selezioni per l’Esposizione Universale.
Ecco i fatti. Si cercavano 600 persone e, per gli under 29 tra loro, era già pronto un contratto di apprendistato da 1.300 a 1.500 euro netti mensili più festivi e notturni, come impone il contratto nazionale. Ricevuti oltre 27mila curricula la società ha quindi selezionato 645 profili ma, tra questi, l’80% al momento della firma si è tirato indietro. Dopo tre turni di colloqui e incontri conoscitivi adesso, negli ultimi giorni prima dell’inaugurazione, lo staff è al completo ma il dato sicuramente fa riflettere.
Sulle pagine del quotidiano milanese si dice stupito anche il commissario unico Giuseppe Sala che giustifica (l'inatteso) rifiuto di massa con la precarietà del lavoro offerto. “Forse – spiega - molti di questi giovani hanno avuto nel frattempo altre offerte e comunque mi rendo conto che il lavoro temporaneo non dia le garanzie che invece vengono cercate”. Sia come sia per la squadra che ha accettato di lavorare nella cornice di Expo si preannuncia, per i prossimi sei mesi, una sfida professionalmente senz’altro stimolante. Ciascuno, infatti, sarà responsabile di una zona precisa tra le 86 complessive dell’esposizione e avrà il compito di supervisionarla segnalando le eventuali problematiche alla centrale operativa.
Naturalmente aiutati dai volontari che, presenti con orario molto ridotto e solo per due settimane, hanno aderito entusiasti. Se per trovare la forza lavoro non sono mancati gli sforzi, sul lato del volontariato (duramente criticato dai movimenti No Expo) la risposta è stata positiva. Il risultato? Si cercavano 9mila persone e si sono trovati più di 16mila interessati. Tutti, ovviamente, armati di molta buona volontà.
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