Mangi sempre fuori? Il tuo cuore rischia di più
Pausa pranzo al bar o aperitivo serale con gli amici aiutano umore e socializzazione ma, secondo un nuovo studio, aumentano i rischi per cuore e arterie.
Mangiare fuori può essere uno dei piaceri della settimana, per dedicare del tempo agli amici senza la fatica di cucinare. O un appuntamento fisso, quando la mancanza di una mensa o di tempo obbliga a fermarsi ogni giorno al bar vicino all'ufficio.
In questo secondo caso, però, oltre a pesare sul portafogli, questa abitudine può portare qualche danno al cuore. A ipotizzarlo è il primo studio condotto sul tema, pubblicato sull'American Journal of Hypertension.
La pressione alta, detta anche ipertensione, è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare, perché maggiore è lo sforzo del cuore per spingere il sangue in circolo, più alta è la probabilità che i vasi arteriosi vengano danneggiati, per non parlare dei rischi d'infarto.
I motivi, si sa ormai da tempo, sono sia genetici sia ambientali. E per ridurre al minimo i motivi di preoccupazione, bisogna stare attenti allo stile di vita, quindi all'esercizio fisico, alla dieta e allo stress. Precedenti studi, inoltre, hanno confermato che mangiare fuori aumenta la quantità di calorie, grassi saturi e sale consumati, abitudini alimentari correlate alla pressione alta.
Ma per capire il legame diretto tra il mangiare fuori casa e l'ipertensione, i ricercatori dell'Università di Singapore hanno analizzato 501 soggetti tra i 18 e i 40 anni, raccogliendo i dati riguardanti la loro pressione sanguigna, l'indice di massa corporea, lo stile di vita, l'attività fisica e quanto spesso uscissero per i loro pasti. Hanno così scoperto che i soggetti che soffrivano di ipertensione e di pre-ipertensione (cioè quando i valori non sono nei range normali, ma solo lievemente più alti), erano più propensi a mangiare spesso fuori, avere un alto indice di massa corporea, fare meno attività sportiva e fumare. Il mangiar fuori una volta in più rispetto al solito, hanno spiegato, può portare ad un aumento del 6% del rischio di ipertensione.
La professoressa Tazeen Jafar, della Duke-NUS Graduate Medical School Singapore, che ha guidato il team di ricerca, ha aggiunto che in futuro, a suo avviso, dovrebbero essere condotti sempre maggiori studi sui nostri stili di vita, per capire come questi possano influenzare la salute del nostro cuore.
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