Pasqua: come cucinare l’agnello?

Ogni anno lo stesso problema: pasqua si avvicina e non si sa mai come cucinare la carne di agnello nel modo perfetto. Ciò  accade perché questo tipo di carne è difficile da cuocere dato che ogni animale è differente a seconda dell’età. Un agnello da latte non ha nulla a che fare, ad esempio, con un agnellone: il primo ha una carne bianca molto delicata che una temperatura troppo elevata rischia di danneggiare, mentre il secondo, la cui carne è più saporita, resiste più facilmente. Quindi, se volete preparare un tenerissimo agnello da latte, cucinate il tutto a bassa temperatura, per evitare di danneggiarlo.

 

La prima cosa importante è di sgrassare sistematicamente il pezzo di carne perché il grasso ne accentua il gusto forte. Quest'ultimo, in seguito, insieme alla pelle, può essere sistemato intorno alla sella dell’agnello - magari con una garza per tenere il tutto -, prima di riporlo in forno. In questo modo avrete una carne molto tenera e dorata all’esterno.

 

Per rendere poi la sella d’agnello ancora più gustosa, farcitela con midollo, ricotta, spinaci e  - perché no - un’aragosta, e servitela con la salsa caesar alle acciughe ben irrorata di limone e qualche rapa. In questo caso, è la carne dell’agnellone ad abbinarsi meglio a questi sapori.

 

Questa ricetta non vi convince? Provate allora a tagliare l’agnellone a mo’ di porchetta, rivestitelo con delle erbe e un po’ di peperoncino e lasciatelo riposare per circa 12 ore. Vedrete poi che gusto!

 

Per un’ottima spalla arrosto, invece, vi proponiamo di cuocerla al forno con una lunga e lenta cottura di circa 5-6 ore a 60-80 °. Per evitare che si asciughi durante la cottura, aggiungete le erbe e rotolate la spalla in un cartoccio d'alluminio.

 

Insomma, l’agnello si sposa con tutto basta soltanto fare attenzione alla cottura e armarsi di tanta pazienza. Quindi tirate fuori la vostra creatività e non abbiate paura. E intanto... Buona Pasqua!