Eros e primavera: l'accoppiata che piace (di più) alle donne
La primavera risveglia i sensi, soprattutto quelli femminili, più sensibili alle variazioni ormonali scatenate da una maggiore esposizione alla luce del sole. Per gli uomini è l'autunno la stagione (preferita) degli amori.
Maledetta primavera, che risvegli i pensieri peccaminosi delle donne e ti dimentichi degli uomini. Strano ma vero, va così: se 8 donne su dieci fremono di passione insieme alle gemme sugli alberi, ci sono solo 6 uomini su dieci disposti ad accontentarle. Gli altri preferiscono (o preferirebbero) temporeggiare in attesa del più mite autunno. A rivelare che in fatto di sesso quello gentile preferisce la primavera mentre l'altro la stagione di settembre, c'è anche una ricerca dell'Università di Tromsø, in Norvegia, che ha scandagliato i gusti di 2.401 persone sposate o in coppia, tra i 30 e i 55 anni.
Insomma, è un fatto che dopo il 21 aprile "si rimette in campo il ciclo produttivo - spiega il docente di psichiatria Massimo Di Giannantonio -, e questo dal punto di vista neuroendocrino ed ormonale, alle nostre latitudini equivale a una sferzata di energia. Una ripresa e un risveglio che accomuna tutta la natura". Ma è altrettanto vero che il picco del desiderio sessuale è più che altro femminile.
“Il desiderio femminile è proporzionale all’aumento della luce del sole - osserva Arne Holte, uno degli studiosi norvegesi che hanno condotto la ricerca -, mentre quello maschile non segue questo meccanismo. Entrambi i sessi, tuttavia, raggiungono il picco minimo del desiderio in dicembre". Bente Træen, una sessuologa che fa parte del team di esperti norvegesi, una spiegazione ce l'ha: "il desiderio degli uomini è più stabile in virtù del fatto che la produzione di testosterone - l’ormone maschile per eccellenza - non subisce particolari oscillazioni". Equilibrio che nel magico mondo femminile alle prese con le continue fluttuazioni ormonali è una specie di miraggio.
Nelle donne, infatti, l'aumento della luce solare e una maggiore esposizione ai raggi ultravioletti, si traduce in una vera e propria tempesta. Che scatena la produzione di endorfina, serotonina e dopamina. Per i non addetti ai lavori gli ormoni che funzionano come iniezione di sensualità, carica erotica e voglia di piacere.
Per non parlare dei feromoni che in primavera librano nell’aria come il polline: “Con il caldo e con la pelle scoperta si liberano più feromoni – spiega la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano – ovvero sostanze chimiche in grado di attivare l’attrazione sessuale tra membri della stessa specie. In realtà, queste invisibili e potentissime sostanze mediano tutte le emozioni principali collegate alla sopravvivenza della specie, più in generale, regolano tutte le relazioni della nostra vita”. Una volta liberati i feromoni, i sensi si risvegliano e costruire la catena di montaggio che da uno sguardo porta alla libido (e magari anche all'amplesso) è decisamente più semplice.
Insomma, a dimostrazione che la natura ha ben suddiviso l’anno affinché le due metà della mela non smettano mai di cercarsi, vale sempre la stessa regola: in amor vince chi fugge.
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