Alexander McQueen: the dark side of fashion
Abiti d'ispirazione ottocentesca e tanti giochi di vedo-non-vedo. Alexander McQueen alla Paris Fashion Week disegna un guardaroba eccentrico, aggressivo e post punk.
Alexander McQueen sorprende la Ville Lumiere con “the dark side of fashion”. Toni scuri, abiti d’ispirazione ottocentesca, modelle pallidissime e capigliature cotonate come quelle delle bambole di porcellana. Sul catwalk il designer inglese propone un viaggio nella Londra di duecento anni fa gonfiando il volume delle gonne, esasperando le lunghezze e arricchendo questi corpi bamboleschi con una caterva di rouches e volant.
Gli inserti di tessuto applicato sono il vero fil-rouge di questa collezione che sembra creata sullo stile di Bellatrix Lestrange, la temibile e crudele strega di Harry Potter interpretata al cinema da Helena Bonham Carter (prossima amorevole fata madrina in Cenerentola). Pelle e trasparenze sono protagonisti mentre la copertura del busto si accorcia fino all’esasperazione prontamente rincorsa dalla vita di gonne e pantaloni che sale, inesorabile, ben sopra l’ombelico.
Le collane stupiscono trasformandosi in reggiseni e tatuandosi sulla pelle con un effetto arditamente post punk. In questa linea quasi all black non mancano nemmeno le incursioni nei cromatismi tra i brillanti fucsia, i coraggiosi bordeaux (anche per la pelle) e il rosso acceso, visto anche sui tronchetti, affiancati però a un color cipria che si preannuncia must. Torna il nude look degli abiti da sera, gli spacchi visti un po’ dappertutto e le spalle che si allargano mentre le giubbe corte colgono le influenze dello stile orientale.
Una collezione irriverente che riscrive una moda retrò con il gusto di oggi e, per questo, è capace di influire sulle tendenze. Il merito? Dell'eccentricità post punk.
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