È nato Sasha: Shakira e Gerard genitori bis
Fiocco azzurro in casa di Shakira e Gerard Picqué: venerdì è nato Sasha Piqué Mebarak, secondogenito della coppia. Tutti invitati al baby shower (che va avanti) per fare un regalo ai bambini dell'Unicef.
Shakira e Gerard Piqué fanno il bis: alle 9.59 di venerdì, a Barcellona, nello stesso ospedale dove due anni fa era venuto al mondo Milan, è nato Sasha Piqué Mebarak. Per chi se lo fosse chiesto, "il nome Sasha ha origini greche e russe e significa difensore dell’umanità e guerriero", spiega il cinguettio della bella, brava e anche generosa Shakira che ha condiviso la sua gravidanza invitando tutti al suo baby shower. Lungi dall'essere consumista, la star ha destinato la doccia di regali che amici e parenti consegnano alla neomamma qualche settimana prima del parto ai bambini dell'Unicef.
Insomma, se è vero che la beneficienza si fa in segreto, se ti chiami Shakira è anche vero che divulgarla fa bene all'immagine ma - soprattutto – può smuovere (e contagiare) milioni di fan moltiplicando in ragione geometrica l’impatto della solidarietà. Come è successo in questo caso.
Con 20 dollari si possono comperare tre coperte di pile per difendere altrettanti bambini “dal freddo pungente”. Arrivando a 57 dollari si spedisce in qualche landa disperata del mondo il "pacchetto supereroe". Cinquanta vaccini, il necessario per somministrarli, sei zanzariere. Ma ci sono anche i palloni da calcio, le matite, i libri di storia. Il regalo più acquistato? Un kit di zanzariere anti-malaria. Grazie a Shakira sono già stati acquistati vaccini, valigette di pronto soccorso e pacchetti per la scuola.
"Vorremmo aiutare bambini meno fortunati in giro per il mondo - ha spiegato Shakira -, bambini che vivono in estreme condizioni di povertà". Non solo: "Ci piacerebbe – sono ancora le parole di Shakira - che altri genitori facessero la stessa cosa. Grazie ai social media chiunque può diffondere messaggi al grande pubblico, non solo le celebrità. Vogliamo che questo movimento continui anche quando il nostro baby shower sarà terminato". Per partecipare basta farsi ispirare (e acquistare il regalo) sul sito dell’Unicef inspired gifts sapendo che il dono sarà consegnato ai bimbi di cui si occupa l’organizzazione internazionale.
Con 20 dollari si possono comperare tre coperte di pile per difendere altrettanti bambini “dal freddo pungente”. Arrivando a 57 dollari si spedisce in qualche landa disperata del mondo il "pacchetto supereroe". Cinquanta vaccini, il necessario per somministrarli, sei zanzariere. Ma ci sono anche i palloni da calcio, le matite, i libri di storia. Il regalo più acquistato? Un kit di zanzariere anti-malaria. Grazie a Shakira sono già stati acquistati vaccini, valigette di pronto soccorso e pacchetti per la scuola.
Il baby shower in versione social, insomma, può diventare una festa vera, per tutti, in tutto il mondo. E allora ben vengano gli aggiornamenti alla moda che sta allargando i suoi confini: una volta si faceva il baby shower solo per il primogenito, ora sta diventando regola farlo per tutti. La tradizione vuole che la festa sia dedicata alla mamma e riservata alle sue amiche: da qualche anno ormai i papà (e i loro amici) sono i benvenuti. Anzi, l’ultimo grido è il baby shower esclusivamente al maschile. Cliccate gente, fa bene: al mondo, alla coscienza e anche un po’ a Shakira.
Copyright foto: Kika Press
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