Anna la Rossa, i segreti della spia che fu incaricata di sedurre Snowden

Secondo un ex agente del KGB, il Cremlino affidò ad Anna Chapman, la spia russa meglio nota come Anna la Rossa, il compito di sedurre Edward Snowden, la talpa del Datagate. 

Secondo una ex spia del KGB, Anna la Rossa fu incaricata di sedurre Edward Snowden.


L'ultimo ordine impartito dal Cremlino ad Anna Chapman, meglio nota come Anna la Rossa, la spia russa dai capelli tiziano e gli occhi celesti, è degno di un film: seduci Edward Snowden. Stando alle rivelazioni di Boris Karpichkov, ex agente del KGB, l'obiettivo di Mosca era trattenere la talpa del Datagate in Russia così da scucirgli i segreti dei servizi americani. La missione fallì e del corteggiamento non resta che il malizioso tweet che nel luglio 2013 fece il giro del mondo e in cui Anna Chapman - che all'anagrafe di Volgograd di cognome fa Kushchenko – chiedeva la mano dell'americano Snowden.  

Seppur tentato, l'ex informatico della NSA (l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale americana) si trattenne, ben guardandosi dalle conseguenze di una storia con la Rossa. E così, in quel luglio rovente, nessuno dei due commentò il cinguettio e della vicenda non si parlò più. Oggi Snowden ha ricominciato a girare per Mosca - grazie al permesso di soggiorno prolungato fino al 2016 - accompagnato dalla sua storica fidanzata Lindsay Mills, relazione ricucita dopo la separazione nel luglio del 2013 alle Hawaii. Mentre la bella Anna continua la sua carriera di spia. 

La Rossa, classe 1982, è decisamente impegnata: prima di diventare "l'agente 90-60-90" per via delle sue misure, era la titolare di una società immobiliare online con un giro d’affari da due milioni di dollari. Beccata negli States e rispedita in Russia è stata accolta tra mille fasti: il Cremlino l'ha nominata eroe nazionale, la versione russa della rivista Maxim l'ha infilata in copertina e nella lista delle cento donne più sexy e oggi la sua carriera si divide tra uno show in TV, le sfilate di moda, i set cinematografici e il movimento giovanile del partito di Vladimir Putin. Ma nella sua vita ci sono anche una figlia e un matrimonio fallito, un master in economia, la passione per il poker, un corpo da modella e (ora non più) un appartamento di lusso a Manhattan. Per sapere tutto questo non serve essere della Cia, bastava curiosare sul suo profilo Facebook, almeno finché non è stato chiuso. Riccardo Sacchetti, un fiorentino di 34 anni, l’ha conosciuta nel 2009 su asmallworld.net e per mille dollari ha passato un mese nel suo appartamento al 52esimo piano con vista sul ponte di Brooklyn. Riccardo scattò la foto di Anna in rosso vestita che finì sui social: "Non sembrava una spia. In accappatoio e struccata sembrava fragile – raccontava incredulo ai tempi –. Certo, l’appartamento dava da pensare, ma credevo fosse una escort". E invece. 


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