Dirty Dancing, l'angelo si farà a teatro
Dirty Dancing, il celebre film che rese famoso Patrick Swayze e fece vendere più di 11 milioni di DVD e 40 milioni di cd, approda al Teatro Nazionale di Milano dal 9 ottobre al 28 dicembre 2014.
Il pezzo più difficile, ora come allora, è stato imparare "l'angelo", la presa al volo tra le braccia di lui (oggi un ballerino di nome Gabrio Gentilini, 26 anni, ieri il mitico Patrick Swayze); una scena che rese Jennifer Grey, la Baby di Dirty Dancing, l'idolo di tutte le ragazzine nate a cavallo degli anni Ottanta. Ventisette anni dopo, la pellicola che ha incollato al piccolo e al grande schermo le donne (ma anche gli uomini) di tutte le età e classi sociali, sbarca in teatro con lo spettacolo Dirty Dancing - The classic Story On Stage di Eleanor Bergstein.
La storia porterà sul palco l'amore tra Baby Houseman e l'affascinante maestro di ballo Johnny Castle. Le scene saranno le stesse, le battute pure. Compresa la celebre "nessuno può mettere Baby in un angolo". Diversi gli attori anche se, per lo meno lei, Baby, sembra la sua gemella.
Eppure Sara Santostasi, la protagonista del musical che debutta al Teatro Nazionale di Milano dal 9 ottobre al 28 dicembre 2014, nel 1987 non era nemmeno nata. Oggi ha 21 anni e un passato molto diverso dalla trasgressiva (nella vita come al cinema) Jennifer Grey. Quest'ultima ebbe un'adolescenza alla Dirty Dancing: "scappai di casa a sedici anni con il mio parrucchiere italiano" raccontava in un'intervista al New York Times. Sara, la Baby del teatro, vanta invece "cotte estive mai ricambiate". Sara è acqua e sapone, al massimo un filo di trucco - per lo spettacolo il make up sarà firmato MAC Cosmetics - Jennifer invece ha ceduto alla chirurgia plastica e qualche anno fa si è rifatta il naso adunco (guai a chiedergliene conto).
Un punto in comune, oltre all'aspetto, s'intende, però ce l'hanno: se Jennifer vinse Dancing with the star nel 2010, appena un anno dopo Sara è arrivata seconda a Ballando con le stelle. A questo punto non resta che comprare il biglietto e vedere se l'angelo (e soprattutto lo sguardo tra i due) viene ora come allora.
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