Ulcera gastrica: sintomi, cause e cura

L’ulcera gastrica o ulcera gastro duodenale può verificarsi ad ogni età, ma il suo picco di frequenza si situa tra i 55 e i 65 anni.

Definizione

L’ulcera si definisce generalmente come la perdita di una parte superficiale di un tessuto: le mucose che rivestono la parete interna di alcuni organi, formano infatti una lesione. L’ulcera gastroduodenale si forma al livello della parete dello stomaco o del duodeno, la parte iniziale dell’intestino tenue, quando viene attaccata la mucosa e che la perdita di sostanza attacca lo strato della parte inferiore chiamata muscolosa.
L’ulcera gastroduodenale è una malattia cronica che si evolve a ondate successive.

Cause

La perdita di sostanza provoca una rottura di equilibrio tra i fattori di aggressione della mucosa e i mezzi di difesa. La modifica della mucosa gastrica è il fattore principale dell’ulcera gastrica mentre l’ulcera duodenale è favorita da un aumento dell’acidità. L’ulcera gastroduodenale è data da alcuni fattori, tra cui un disequilibrio tra l’acidità contenuta nello stomaco e i mezzi che lottano contro l’acidità, l’assunzione di aspirina, di trattamenti antinfiammatori o la proliferazione di un batterio chiamato Helicobacter pylori responsabile di una gastrite cronica.

L’ulcera gastrica è nella maggior parte dei casi una malattia infettiva provocata dall’ Helicobacter pylori, batterio presente nella mucosa gastrica. Sette ulcere gastriche su dieci e 90% di ulcere duodenali sono collegate a questo batterio.

Le cause medicamentose sono indipendenti dalla presenza dell’ Helicobacter. L’assunzione frequente e prolungata dei medicinali come l’aspirina e gli antinfiammatori non steroidei, per alleviare i dolori, genera un’alterazione delle pareti del tubo digestivo. Gli antinfiammatori celecoxib sono quelli che provocano meno ulcere.

Il tabagismo, l’alcol e lo stress sono anch’essi dei fattori predisponenti allo sviluppo di un’ulcera poiché possono provocare un’alta produzione di acido da parte dello stomaco chiamata iperacidità gastrica.

Sintomi

I sintomi di un’ulcera gastrica o duodenale variano da una persona all’altra e secondo l’intensità delle manifestazioni. Accade che l’ulcera sia talvolta scoperta nel corso di una fibroscopia gastrica.

I dolori, nella parte superiore dell’addome, restano le manifestazioni principali dell’ulcera. Questo tipo di bruciori o di crampi sono scanditi dai pasti, poiché essi diminuiscono durante l’assunzione di cibo e si aggravano una o tre ore dopo. I dolori si manifestano spesso dopo il consumo di alcol, di piatti troppo ricchi di grassi, spezie o zuccheri e possono accadere anche di notte.

Tra gli altri sintomi vi è la sensazione di essere subito sazi, la presenza di eruttazioni e di gonfiori intestinali. In caso di complicazioni troviamo: la presenza di sangue nel vomito o feci nere in caso di emorragie digestive, nausea e vomito in caso di stenosi pilorica, dolori addominali violenti e ventre duro in caso di perforazione dell’ulcera.

I dolori legati all’ulcera possono essere quotidiani ma possono sparire per lunghi periodi per poi manifestarsi in seguito; ogni individuo presenta i dolori in maniera diversa.

Evoluzione

L’ulcera gastrica può cicatrizzarsi, recidivare o complicarsi. La cicatrizzazione può essere rapida se l’ulcera è stata provocata dall’assunzione di antinfiammatori che sono stati interrotti. Un’ulcera gastrica o duodenale la cui causa non sia stata scartata o che non sia stata trattata, può riapparire e complicarsi (emorragia, perforazione o peritonite). Il rischio di cancro è raro e difficile da differenziare da un cancro gastrico che si è ulcerato.

Diagnosi

La diagnosi dell’ulcera gastroduodenale viene considerata di fronte alla descrizione di sintomi abbastanza tipici e la conferma che deriva dall’esame endoscopico. Durante il corso di una fibroscopia esogastroduodenale possono osservarsi delle lesioni caratteristiche grazie all’aiuto di una mini videocamera che passa nel tubo digestivo attraverso la bocca e dall’analisi di campioni (o biopsie) che vengono prelevate. Questa biopsia permette di scartare la l’ipotesi di un cancro allo stomaco ma anche di ricercare, grazie a diversi test, la presenza del batterio Helicobacter pylori. Un prelievo di sangue, inoltre, viene eseguito frequentemente anche per una ricerca di anticorpi specifici di questo germe.

Complicazioni

L’ulcera duodenale può cicatrizzarsi o essere recidiva. Possono manifestarsi delle complicazioni come un’emorragia, una perforazione che sfocia in una peritonite o una stenosi pilorica. Un’ulcera duodenale non si evolve mai in un cancro.

Trattamento

Se la causa è facilmente identificabile, come l’assunzione di FANS (Farmaci antinfiammatori non steroidei), questa dev’essere corretta. Il tabacco dev’essere anch’esso evitato poiché favorisce l’acidità gastrica. In caso di assenza del batterio Helicobacter pylori, la cura si effettua con l’utilizzo d’ inibitori della pompa protonica (IPP) durante qualche settimana. Se il batterio è identificato, il trattamento comprende l’assunzione di antibiotici prima di quella degli IPP. L’intervento chirurgico viene preso in considerazione solo nei casi più gravi, quando l’ulcera ha perforato la parete digestiva o quando il trattamento medico risulta inefficace. In seguito, possono essere prescritti e assunti dopo i pasti dei farmaci antiacidi.

Farmaci per l’ulcera

Quando l’infezione dell’ Helicobacter pylori viene confermata, è indispensabile attivarsi per debellare il batterio. Vengono prescritti 2 antibiotici, la penicillina e il macrolide per una durata di circa una settimana. In caso di inefficacia del trattamento, un altro antibiotico, il metronidazolo, può essere prescritto. Tuttavia i protocolli di somministrazione variano secondo i diversi fattori.
Un farmaco antiacido, come un inibitore della pompa di neutroni o un anti H2, viene spesso prescritto per una durata da 6 a 8 settimane circa.
Per la cura dell’ulcera coi farmaci antisecretivi, è bene rispettare la durata e la posologia dei farmaci per evitare la moltiplicazione del batterio e l’impossibilità di guarire dall’ulcera.

Il trattamento risulta efficace per circa il 70% dei casi. Gli insuccessi invece sono dovuti da una cattiva osservanza della cura (come il non rispettare il dosaggio o un’interruzione troppo precoce del trattamento) o da una resistenza del batterio agli antibiotici prescritti.

Una biopsia effettuata nel corso di un’endoscopia esogastrica è sistematicamente effettuata alla fine del trattamento per assicurarsi della sparizione dell’ Helicobacter pylori. Quest’esame è consigliato circa 4 settimane dopo l’interruzione del trattamento antisecretivo.

Intervento chirurgico

Gli interventi chirurgici per l’ulcera gastrica sono rari e avvengono in caso di complicazioni dell’ulcera come la perforazione, l’emorragia persistente, la stenosi pilorica, le ulcere resistenti ad un trattamento medico adatto o le ulcere recidive dopo l’interruzione del trattamento. Una gastrectomia, che consiste nel rimuovere una parte dello stomaco, viene effettuata nella maggior parte dei casi.

Nel caso di un’ulcera duodenale, il trattamento chirurgico al di fuori dei casi d’urgenza è molto rara o avviene nel caso di ulcere che non hanno riscontrato miglioramenti in seguito ad un trattamento specifico, a causa di una cattiva osservanza della cura oppure a seguito di alcune complicazioni come la stenosi, l’emorragia o la perforazione.
La vagotomia associata alla piloroplastica è comunemente consigliata. La prima corrisponde alla sezione chirurgica del nervo pneumo-gastrico responsabile della secrezione dell’acido gastrico, mentre la seconda consiste nell’allargamento del piloro.

Prevenzione

Esistono diverse misure che permettono di prevenire un’ulcera gastrica, come la limitazione della consumazione di superalcolici, caffè e tabagismo, da evitare soprattutto in caso di assunzione regolare di analgesici o di stress. Gli alimenti non devono essere troppo grassi, speziati o ingurgitati.
Si consiglia inoltre una certa prudenza durante l’assunzione di aspirina o di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) poiché alcuni individui possono essere più o meno sensibili a questo tipo di farmaci tossici per lo stomaco.
È bene apprendere anche a mangiare più lentamente e ricordarsi di non coricarsi subito dopo aver terminato i pasti.
È fortemente consigliato di diminuire o interrompere la consumazione di alcol e di evitare un largo uso di caffè, tè, bibite gassate ma anche l’impiego di spezie, della mostarda e del pepe.
Il tabacco è una delle cause scatenanti dell’ulcera e del ritardo della sua cicatrizzazione, è dunque assolutamente raccomandato di smettere di fumare.
Infine, lo stress è un fattore di aggravamento e di causa dell’ulcera come nella maggior parte delle malattie, il consiglio è qui dunque quello di imparare a distendersi e a rilassarsi.

Foto: © Sebastian Kaulitzki - Shutterstock.com

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