Forsteo®: posologia ed effetti collaterali

Forsteo® è un farmaco indicato nel trattamento dell’osteoporosi (sia nella donna che nell’uomo) che presenti un accresciuto rischio di fratture. Ecco indicazioni ed effetti collaterali del farmaco contro l'osteoporosi.

Forsteo® contro l’osteoporosi

Prescritto esclusivamente nel paziente adulto, Forsteo® è utilizzato nel quadro di un’osteoporosi nelle donne in menopausa, perché la sua regolare somministrazione permette di ridurre la frequenza delle fratture vertebrali. Questo farmaco è anche utilizzato per trattare l’osteoporosi maschile e quella indotta da terapia corticosteroidea di lunga durata (osteoporosi cortisonica).
Forsteo® è disponibile in commercio in soluzione iniettabile in penna preriempita e la dose giornaliera raccomandata è di 20 microgrammi.

Controindicazioni

L’utilizzo di Forsteo® è controindicata in caso di ipersensibilità alla sostanza attiva o ad uno degli eccipienti del farmaco, gravidanza, allattamento, ipercalcemia, malattia metabolica ossea diversa dall’osteoporosi, insufficienza renale, aumento delle fosfatasi alcaline, tumore osseo maligno, metastasi ossee o precedenti di radioterapia sullo scheletro.

Effetti collaterali

I pazienti trattati con Forsteo® possono presentare effetti collaterali quali ipercolesterolemia, anemia, ipotensione, palpitazioni, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, reflusso gastroesofageo), eccessiva sudorazione e disturbi generali come stanchezza, dolore toracico, astenia o manifestazioni nel sito di iniezione.

Forsteo® fa ingrassare?

Nonostante il fatto che il suo principio attivo sia un ormone (teriperatide), in nessuno degli studi effettuati su campioni di popolazione malata che ha seguito un trattamento con il Forsteo® si è verificato un aumento di peso da ricondurre all’assunzione del farmaco.

Meccanismo d’azione

Il Forsteo® è composto da teriperatide, molecola di sintesi molto simile al paratormone(PTH). Si tratta di un ormone endogeno, costituito da 84 aminoacidi, che è uno dei regolatori del metabolismo calcio-fosforo a livello dei sistemi osseo e renale. Il PTH agisce direttamente sugli osteoblasti, cioè sulle cellule che costituiscono l’osso. Inoltre l’ormone contribuisce in larga misura all’assorbimento del calcio nell’intestino.

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