Turismo sessuale al femminile: le mete più gettonate

Turismo sessuale al femminile: le mete più gettonate. Fino a una decina di anni fa era tabù, oggi il "romance tourism" piace anche alle donne. Un esercito di 600mila signore alla ricerca di avventure in Europa del Sud, Marocco, Capo Verde e Senegal, Caraibi e Asia, convinte che, in realtà, non sia prostituzione.  


Le donne italiane alla ricerca di vacanze hot sono circa 60mila. La tendenza è in crescita grazie anche alle offerte low cost per le partenze single (un tempo dai costi proibitivi).


La tentazione fa l'uomo ladro, diceva il proverbio. L'offerta per single fa la donna predatrice, dicono i tempi moderni all'insegna della (quasi) parità sessuale oltre che della (quasi) parità dei sessi. Fu così che la vacanza alla ricerca di avventure hot si tinse di rosa. Ogni anno circa 600mila signore di tutte le età partono da sole. Le italiane sono circa 60mila. Obiettivo: sesso con i locali. La prima destinazione è l'Europa del Sud (i Paesi dell’ex Jugoslavia, le isole greche e la Spagna), seguono i Caraibi (Repubblica Dominicana e Cuba in testa), l'Africa (Marocco, Capo Verde e il Senegal) e infine l'Asia delle Filippine e della Thailandia. Con una piccola variante semantica: non lo chiamano "turismo sessuale" ma "romance tourism", turismo da favola, che è tutta un'altra cosa. O, almeno, di questo si convincono le viaggiatrici.

Perché anche se l'amore dura un paio di settimane al massimo, e si compra con denaro o con doni di varia natura,  molto spesso i sentimenti s'ingarbugliano alla matassa del piacere fine a se stesso. Uno che ha dedicato alla materia parecchio del suo tempo e dei suoi studi è Klaus de Albuquerque, sociologo e antropologo che 1998 scrisse In cerca del Big Bamboo e suddivise le viaggiatrici in questione in quattro tipologie: le “debuttanti” o neofite; le turiste sessuali “situazionali”, ben disposte a fare sesso con i beach boys pur non viaggiando con questo preciso intento; le “veterane” il cui obiettivo è di sperimentare sesso anonimo; infine, le “reduci” che hanno stabilito una relazione continuativa.

Quasi vent'anni dopo le categorie sono all'incirca le stesse, l'unico aspetto ad essere cambiato è che se un tempo se lo potevano permettere solo le donne più mature e benestanti - viaggiare da single aveva costi proibitivi -, oggi le offerte low cost hanno conquistato anche un pubblico più giovane e tra un passaparola e l'altro, in loco i beach boys hanno annusato l'affare. Risultato: l'imbarazzo del primo passo è un ricordo lontano, la relazione inizia senza troppe difficoltà in spiaggia e i clienti sono entrambi soddisfatti. D'altra parte nelle mete in questione è il segreto di Pulcinella: lo sanno i gestori degli hotel, degli stabilimenti balneari e gli abitanti del posto. Basta uno sguardo e tutto il sistema si attiva perché la cliente sia soddisfatta. Esattamente come accade da decenni per i colleghi uomini alla ricerca di bellezze locali con cui intrattenersi. 

La regola che si tramandano le viaggiatrici è: "divertitevi non innamoratevi, anche se vi sembrerà che lui prova dei sentimenti per voi, non credergli. In realtà vuole solo assicurarsi una fuga in Europa e a meno che non sia nei vostri progetti, scoraggiatela fin da subito". Eccezion fatta per la Croazia, dove gli uomini prendono le relazioni sul serio, nel resto del mondo la donna alla ricerca di sesso è un mezzo, più che un fine. Nelle isole Caraibiche, tanto per la cronaca, i beach boys, chiamano le turiste vogliose "bottiglie di latte da riempire" o "Sugar Mamas" a seconda che siano più o meno poetici. Eppure la tradizione del mestiere più antico del mondo è dura a morire e le donne che ammettono di pagare per avere in cambio piacere si contano sulla punta di una mano.   

A dimostrarlo le due sociologhe inglesi Jacqueline Sanchez Taylor e Julia O’Connell Davidson che hanno passato sotto la loro lente le viaggiatrici single in Giamaica: ebbene, un terzo delle 240 intervistate non ha avuto problemi ad ammettere di aver avuto relazioni con la fauna locale, di aver offerto cene e elargito regali ma alla domanda "ha pagato dei prostituti?" hanno tutte categoricamente negato: il pensiero che i locali si concedano per interessi economici non le sfiora nemmeno.

Le due sociologhe hanno concluso che la visione distorta della realtà ha a che fare con un retaggio che si potrebbe definire "coloniale", ovvero la convinzione che gli uomini neri amino fare sesso con chiunque, sempre, anche con donne più anziane, tanto per il gusto di farlo e dimostrare alla donna bianca le loro virtù amatorie. Tanto che, spiegano le sociologhe nello studio dal titolo Dollars are a Girls’ Best Friend? Female Tourists’ Sexual Behaviour in the Caribbean, "Molte si convincono genuinamente di essere corteggiate. ‘Gli piacciono i miei capelli, la mia pelle chiara’, dicono".

Anche l’antropologo francese Franck Michel su Le Monde Diplomatique, sottolinea come nel turismo sessuale o "romance tourism" che "offre sensazioni forti e sesso a buon mercato con i poveri del sud del mondo", le donne "stanno seguendo le orme maschili, ripercorrendo lo stesso schema di potere, dominazione e sopraffazione di stampo coloniale".

Altro che "romance", la favola che finisce con "e vissero felici e contenti". Qui ci sono tariffari da consultare, cene da offrire, regali da dispensare e occhi aperti da tenere, sempre.  

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Spagna


Isole Baleari e Canarie: le mete preferite per il romance tourism in Spagna.


La Spagna è una delle mete più battute dal romance tourism, il turismo sessuale al femminile soprattutto delle donne europee, russe e americane: isole Baleari e Canarie le prime destinazioni dove i ragazzi e le viaggiatrici single si divertono in una pratica ormai consolidata da tempo.  

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Croazia


La Croazia, insieme agli altri paesi dell'ex Jugoslavia, è meta di romance tourism.


Tra tutti i Paesi dell'Ex Jugoslavia, la Croazia è il più amato dalle donne (soprattutto russe) alle prese con un romance tourism. Qui vale la regola opposta ai paesi caraibici: i croati prendono le avventure sul serio, meglio saperlo prima di ritrovarsi in spiacevoli imbarazzi. 

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Isole greche


Nelle isole greche il romance tourism imbarca viaggiatrici da tutto il mondo.

Nelle Isole greche il divertimento regna sovrano dalla notte dei tempi, ma ce n'è una, in particolare, che negli ultimi tempi è diventata famosa tra gli amanti delle vacanze hot. Parliamo di Cipro, la terra divisa tra Grecia e Turchia: al confine tra i due mondi si trova Ayina Napa, poco a sud di Famagusta, il capoluogo del distretto ad amministrazione turca. Popolata da giovani, animata da locali e party è la felicità del romance tourism. 

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Marocco


In Marocco la prostituzione è illegale dal 1970 ma assai diffusa.


Il Marocco, dove la prostituzione è illegale dal 1970, è una delle mete più famose del turismo sessuale. Nella zona fra Marrakech, Fes, Rabat, Tangeri e Casablanca si contano più di circa 50mila (giovani) prostitute che si vendono per 50/70 euro in maniera totalmente autogestita. Per le donne la solfa è diversa: il romance tourism si fa passando dagli alberghi, dai riad dove il personale del posto capisce al primo sguardo qual è l'esigenza della cliente single.

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Senegal


Sulle spiagge di Dakar, la capitale del Senegal, il romance toursim è molto diffuso da anni.


Sono belli,  molto spesso istruiti e parlano francese. Ma, soprattutto, sono poveri e cercano un futuro migliore: secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, il tasso di disoccupazione dei giovani senegalesi è stimato al 30% mentre la Banca Mondiale calcola uno stipendio medio di 3 dollari al giorno. Ecco che allora le donne bianche (europee e americane) alla ricerca di avventure significano guadagno facile, veloce e magari anche un domani in un'altra realtà. 

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Capo Verde


Capo Verde, davanti alle coste senegalesi, è una delle mete preferite del romance tourism.


L’Isola di Sal, capitale dell’arcipelago di Capo Verde, ha fatto del romance tourism un business. Soprattutto all’indomani degli attacchi terroristici che hanno scosso il Kenya, ex meta privilegiata dalle donne alla ricerca di “vacanze da favola”. Le strutture alberghiere dell'isola sono spesso gestite da europei (gli italiani sono moltissimi) che sanno benissimo che cosa vengono a cercare le signore e glielo offrono a prezzi all’Occidentale. I capoverdiani sono muscolosi e aitanti, poliglotti (quasi tutti francofoni), vestono all’occidentale e sanno come conquistare le turiste single alla ricerca dell’amore.

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Cuba


Cuba, meta tra le predilette del turismo sessuale al maschile, soddisfa anche le esigenze al femminile.


Da sempre Cuba fa i conti con gli occidentali dediti al turismo sessuale. Pratica condannata dallo Stato (anche solo avvicinare uno straniero significa essere fermati dalla polizia) ma assecondata dai locali (l'aggancio avviene al riparo dalle forze dell'ordine) che intravedono negli stranieri la possibilità di arrotondare i loro stipendi (altrimenti bloccati) e - soprattutto prima dell'apertura delle frontiere - la speranza di poter uscire dal Paese e vivere una vita all'estero. 

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Repubblica dominicana


La Repubblica Dominicana e in particolare Santo Domingo è la meta prediletta di americane ed europee.


I Caraibi sono in cima alla top list delle destinazioni del romance tourism. I beach boys di Giamaica, Barbados, Costa Rica ma soprattutto Repubblica Dominicana e in particolare Santo Domingo si sono conquistati la fama di appassionati amatori dotati di savoir faire

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Thailandia


La Thailandia è la meta prediletta dalle donne australiane alla ricerca di un romance tourism.


Tristemente famosa alla cronaca per la piaga della prostituzione minorile, la Thailandia delle isole è la meta privilegiata del romance tourism delle donne australiane che scelgono i mari cristallini e le spiagge bianchissime per vacanze all'insegna del piacere. 

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