Viaggiare con le app: il mondo in una tavoletta

Per pianificare e gestire i propri viaggi e le proprie vacanze bastano una quindicina di app. Prenotazioni, orari, mezzi pubblici, hotspot, mappe e guide turistiche, ristoranti e servizi vari: è tutto a portata di click. 

Il turista del Terzo Millennio fa da sé e fa per tre grazie alle app.


C'era una volta il turista: si preparava il viaggio mesi prima, andava in agenzia, si portava a casa chili di cataloghi, li sfogliava, decideva, tornava in agenzia e prenotava. Settimane prima della partenza andava a comprare guide e mappe che infilava in valigia insieme a macchine fotografiche e telecamere. A zonzo per strade straniere le guide pesavano troppo e alla fine rimanevano in albergo, le mappe si distruggevano dopo pochi giorni passati ad aprirle, girarle, ripiegarle, riaprirle cercando di capire dove si trovasse e dove dovesse andare per andare dove voleva andare.  Se si perdeva non sapeva come chiedere informazioni; alla ricerca di un ristorante era preda dei menù per i turisti e dei camerieri appostati all'entrata dei locali; incuriosito da una meta scoperta all'ultimo minuto, doveva rinunciarci. Perdeva il pullman, non trovava le coincidenze, perdeva ore e ore. Se gli scappava la pipì era un dramma. Scattare una foto era un lavoro: se le batterie erano cariche, le memorie erano piene o viceversa. Stesso discorso per i video
Oggi il turista c'è ancora, viaggia, scopre, mangia, fa foto e fa video. Ma la sua vita è molto, molto più semplice, soprattutto più leggera: basta uno smartphone e una quindicina di app per avere il mondo nello zaino a portata di click. Macchina foto e telecamera incluse, s'intende. 

Cercate un volo? C’è Skyscanner che mappa i cieli alla ricerca della soluzione migliore, poi vi trova le auto da noleggiare e magari anche una sistemazione in hotel. Cercate un appartamento? C’è Airbnb che ve ne proporrà svariati assecondando le vostre richieste. Cercate un hotel? Booking spulcia per voi le camere e le tariffe di mezzo mondo, Booking Now vi trova la sistemazione dell’ultimo minuto. Avete sempre sognato di accedere alla spa, alla piscina o alla stanza di un hotel solo per il giorno (e non solo per un giorno)? DayBreakHotels per l’Italia e Hotelsbyday per tutto il resto del mondo vi diranno dove e a che costo lo potrete fare. Cercate un ristorante consigliato? TripAdvisor vi accompagna in quello che fa per voi. Volete consultare una guida? TripAdvisor City Guides ve ne propone svariate, con tanto di itinerari. Volete saperne di più su un monumento? Con Wikitude vi basterà inquadrare quello che vi sta davanti e grazie alla realtà aumentata sulla vostra tavoletta appariranno le informazioni prese da Wikipedia, Yelp! e TripAdvisor. Vi siete persi? C’è Google Maps. Volete girovagare senza dover aprire la mappa agli angoli delle strade? C’è Google Maps “mappa offline”. Volete assecondare il vostro umore? Momondo Places vi proporrà itinerari a secondo che vi sentiate Romantic, Social, Family, Local, Cultural o Fancy. Cercate un autobus? Moovit vi dirà quale vi serve, quando passa e dove vi porta. Cercate una connessione wifi gratuita? Wifi Finder ve la indicherà. Volete ordinare il pranzo ma non sapete la lingua? Itranslate farà le vostre veci. Volete tenere sotto controllo i costi del roaming per evitare brutte sorprese? Onavo vi dirà quanti dati state scaricando. Viaggiate in tanti e volete dividere le spese senza perder il conto? Settle App registra i pagamenti e tiene sotto controllo chi ha speso quanto. Vi scappa la pipì? Sit or Squat o WcAdvisor vi indicheranno i bagni pubblici più vicini con tanto di recensioni. 

Benvenuti nel turismo fai da te del Terzo Millennio che non fa più “ahi ahi ahi”. Basta uno smartphone o un tablet e viaggiare non è mai stato così alla portata ma, soprattutto, non è mai stato così vero il detto: chi fa da sé fa per tre. Anche perché, nel magico mondo 3.0 il concetto di “” è piuttosto relativo. 

Con il ponte del 2 giugno alle porte anche voi, e anche all’ultimo minuto, potreste essere uno degli oltre tre milioni di italiani che - secondo i dati di Global Web Index - pianificano i viaggi tavoletta alla mano. D’altra parte, come fa notare Nir Erez, 49enne israeliano fondatore di Moovit, l’app per sfruttare il trasporto pubblico di quasi 500 città: “Muoversi è una delle attività principali dell’uomo. A differenza di ieri però, ora quando si va da un punto A ad un punto B non si ha solo bisogno del navigatore satellitare. Le mappe sono diventate la base per una serie di servizi che coniugano la pioggia di informazioni disponibili in Rete e le potenzialità del crowdsourcing, i contributi delle persone”. E già, perché tanto quanto i viaggiatori hanno bisogno delle app per viaggiare, tanto le app hanno bisogno dei viaggiatori per essere più accurate. Si nutrono dei loro spostamenti, delle loro recensioni, dei loro contributi e migliorandosi, migliorano la qualità dei loro servizi. Insomma, anche all’ultimo minuto, non vi resta che decidere dove: per tutte le altre risposte c’è un’app. 

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