Gliclazide: posologia ed effetti collaterali
Il gliclazide è un sulfamide ipoglicemiante derivato dall’urea. Questa sostanza attiva si utilizza in composizioni di farmaci antidiabetici.
Il gliclazide è utilizzato nel trattamento di pazienti colpiti da diabete mellito non insulino- dipendente, detto anche diabete di tipo 2. Essa viene utilizzata associata o meno ad altri farmaci ipoglicemianti, per completare l’azione di una dieta alimentare e di esercizio fisico, al fine di riequilibrare la glicemia, in particolar modo, di quei pazienti in sovrappeso.
Proprietà
Il gliclazide deve la sua azione ipoglicemiante alla stimolazione della liberazione di insulina da parte delle cellule beta pancreatiche delle isole di Langerhans. Il gliclazide possiede proprietà emovascolari, che giocano un ruolo preventivo in caso di complicazioni del diabete e proprietà metaboliche atte ad evitare episodi di microtrombosi e disturbi vascolari.
Farmaci contenenti gliclazide
Il gliclazide è commercializzato con il nome di Diamicron® e Glydium® compresse a liberazione modificata dosate da 30 o 60 milligrammi oppure sotto forma di farmaco generico, contenente lo stesso principio attivo, ma eventuali eccipienti di composizione differenti.
Controindicazioni
Il gliclazide è controindicato in caso di allergia o sensibilità al suo principio attivo o alla famiglia dei sulfamidi, sulfonilurei o altre sostanze derivate dall’urea. Le persone che presentano diabete di tipo 1, coloro che sono in coma diabetico o acidocetosi non devono utilizzare questa sostanza. Controindicazioni ci sono anche per donne incinte o che allattano o per pazienti che presentano insufficienza renale o epatica. Il gliclazide non deve essere associato a bevande alcoliche, né a farmaci contenenti fenilbutazone, miconazolo, salbutamolo, terbutalina, ritodrina, clorpromazina, antibiotici appartenenti alla famiglia dei chinoloni, millepertuis, danazolo, warfarina, glicocorticoidi e tetracosactide.
Effetti indesiderati
Il gliclazide può provocare effetti indesiderati quali: disturbi metabolici, ipoglicemia, disturbi digestivi, disturbi della vista che possono alterare la guida o l’utilizzo di macchine (soprattutto ad inizio trattamento); reazioni cutanee, disturbi epatobiliari, immunitari ed ematologici.