Porte a scomparsa, scorrevoli o a battente: pro e contro  

Scorrevoli o a scrigno, le porte a scomparsa sono la soluzione di design per risparmiare spazio. Ecco i pro e i contro da sapere.

Exit Zero, la porta a filo muro integrata nella parete. © FerreroLegno


Porte scorrevoli: pro e contro delle porte a scomparsa

L’elenco dei vantaggi di una porta scorrevole a scomparsa inizia dal risparmio dello spazio: secondo le stime si arriva fino a 8 metri quadri in un appartamento di cento. Viceversa, il principale svantaggio sta nel costo, dal momento che una porta scorrevole a scomparsa ha bisogno di un controtelaio ad hoc che, inevitabilmente, fa lievitare il costo. Tuttavia, va specificato che il controtelaio esiste in versione per intonaco e per cartongesso più economico. E arriviamo al secondo svantaggio: sul controtelaio non è (quasi mai) possibile fissare mensole o tassellare mobili. Tuttavia esistono eccezioni alla regola, naturalmente più onerose da valutare di volta in volta. Va invece smentita la credenza secondo cui non è possibile installare un controtelaio in pareti dove passano fili elettrici, anzi: basta scegliere modelli predisposti per il cablaggio e gli interruttori e i dimore saranno a portata di mano. Diverso il discorso se, sul muro, passano tubature: in tal caso si deve rinunciare alla porta scorrevole a scomparsa. Un altro svantaggio riguarda l’isolamento acustico, decisamente inferiore rispetto a quello che garantisce una porta a battente: la ragione sta nella luce sottoporta (7 millimetri al massimo) necessaria per permettere alla porta di scorrere. Detto tutto ciò, non è vero che se qualcosa non va con la porta scorrevole a scomparsa (solitamente residui di polvere che ne bloccano lo scorrimento) è necessario buttare giù la parete: l’importante è pensarci prima, scegliendo un modello con binario estraibile che permette di eliminare il problema.


Porte da interno, porte a filo muro

Quando si parla di porte a battente, i modelli a scomparsa sono chiamati a filo muro. Decisamente un must have secondo svariati interior design, sono la quintessenza del minimalismo grazie al loro apparire, per l'appunto, raso muro. Prive di cornici, stipiti, coprifili e maniglie - sostituite da sistemi a pressione -, le porte chiuse diventano parte del muro, spariscono alla vista o, viceversa, si trasformano in un colpo d’occhio, un dipinto sulla parete. Ragion per cui spesso si trovano in commercio allo stato grezzo, del tutto personalizzabili a seconda della finitura dei muri: in tinta o a contrasto, la personalizzazione è estrema. Come per le porte scorrevoli a scomparsa, se il vantaggio principale è il risparmio di spazio - con percentuali identiche, dell’8% -, il primo dei contro riguarda il costo, dal momento che, sebbene le opzioni a disposizione siano molteplici e permettano soluzioni personalizzate - i prezzi variano da 450 a 2500 euro - le porte a filo muro sono decisamente più care di quelle tradizionali. Decisamente più versatili delle  scorrevoli, possono essere installate sia su pareti in muratura che in cartongesso, la differenza sta solo nel prezzo. Tuttavia, va detto che non tutti gli artigiani sono in grado d’installarle correttamente: ecco perché è importante affidarsi a professionisti specializzati. Se correttamente montate reggono egregiamente la sfida del tempo.

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