Influenza: sintomi e rimedi

L’influenza colpisce ogni anno tra 6 e 9 milioni di italiani mentre nel mondo le epidemie influenzali sono responsabili ogni anno di circa 3 o 5 milioni di casi gravi e di 250.000 a 500.000 morti. (Dati INSERM)

Influenza stagionale

L’influenza è una malattia infettiva virale e contagiosa. È dovuta ad virus denominato myxovirus influenzae o influenzavirus di cui ne esistono molte varianti e mutazioni ogni anno, ecco perché si consiglia un’annuale vaccinazione preventiva. Delle epidemie influenzali si manifestano in maniera sporadica ma nonostante ciò, in Italia, l’influenza si manifesta soprattutto verso la fine della stagione autunnale e durante quella invernale. Particolarmente grave per i pazienti più fragili (bambini, anziani, individui immunodepressi), l’influenza è la causa di migliaia di decessi ogni anno. La trasmissione del virus avviene per via aerea (soprattutto durante la tosse).

La differenza sostanziale tra un’influenza e una banale rinite virale è la caratteristica improvvisa della prima. La febbre appare rapidamente, accompagnata da dolori e difficoltà negli spostamenti. Nel caso di una rinite, i sintomi sono meno violenti, accompagnati per esempio da un mal di gola, dal naso che cola ed eventualmente da qualche linea di febbre. L’influenza come la rinite, si attenuano generalmente dopo 3 o 5 giorni. Se i sintomi persistono, è bene consultare un medico.

Sintomi

I sintomi dell’influenza sono abbastanza tipici. L’inizio dell’influenza avviene molto spesso bruscamente e possono cosi comparire delle costipazioni, dei dolori articolari, mal di testa, rinofaringiti, tosse, bronchite ed un’eventuale congiuntivite. La febbre superiore a 39 o 40 gradi accompagnata da brividi resta uno dei segni principali dell’influenza. Il decorso influenzale è caratteristico: la febbre si abbassa provvisoriamente verso il quarto giorno e si rialza tra il quinto ed il sesto, per poi scomparire. Una grande sensazione di stanchezza può necessitare una pausa di qualche dalle attività lavorative. Diarrea e vomito possono presentarsi durante l’influenza.

Diagnosi

Per la diagnosi è sufficiente una semplice consultazione medica.

Contagio

L’influenza è una patologia molto contagiosa la cui trasmissione può avvenire rapidamente tramite semplice contatto diretto, come ad esempio delle strette di mano, dei baci o semplicemente toccando degli oggetti. Starnutire poi, può propagare l’influenza molto rapidamente, ecco perché è consigliabile mettere avanti una mano o il gomito quando si avverte la sensazione di tossire o starnutire. Semplici gesti possono evitare il contagio dell’influenza, come il fatto di lavarsi le mani, evitare di dare baci quando si è ammalati, di fumare, arieggiare bene le stanze delle abitazioni, soprattutto la camera da letto ed limitare infine lo scambio di oggetti.

Durata

I sintomi persistono tra i due e i quattro giorni ma la stanchezza e la tosse persistono un po’ di più. Alcuni individui accusano stanchezza anche durante molte settimane.

Periodo d’incubazione

L’incubazione designa il periodo di tempo che è necessario ad una malattia per manifestarsi dopo essere stata contratta da un individuo. Questo periodo corrisponde allo sviluppo asintomatico della patologia. Il periodo d’incubazione dell’influenza è in media di 48 ore. È dopo questo periodo che i sintomi influenzali cominciano ad apparire.

Il periodo di contagio dell’influenza, ossia il periodo nel quale il malato può trasmettere il virus, è di una settimana e comincia non appena il virus viene contratto.

Cura

Il decorso naturale dell’influenza verso la guarigione avviene in meno di una settimana ma la tosse e il senso di stanchezza durano talvolta un po’ di più. I medicinali più spesso prescritti, per fare abbassare la temperatura, sono i farmaci antipiretici e sintomatici insieme ad un periodo di riposo e il mantenimento di una buona idratazione. In caso di eventuali complicazioni, il consulto di un medico è fortemente consigliato.

La cura è basata dunque sul riposo e sul trattamento sintomatico con:
-trattamento antalgico per alleviare gli indolenzimenti;
-l’uso di antipiretici se la febbre diviene abbastanza alta (il paracetamolo gioca un doppio ruolo: antalgico e antipiretico); evitare l’uso dell’aspirina per i bambini;
-antitussivi sottoforma di sciroppo contro la tosse

Gli antibiotici non hanno in alcun caso nessun effetto per l’influenza virale. Essi, infatti, non agiscono sul virus dell’influenza, ma diventano indispensabili in caso di complicazioni come ad esempio una polmonite o un’otite nel bambino.

I trattamenti antivirali possono diminuire la durata della febbre, il rischio di complicazioni e facilitano la guarigione dall’influenza. Devono essere assunti entro le 48 ore dopo la manifestazione dei sintomi. La durata della cura è di 5 giorni circa.

Effetti collaterali

Questi medicinali sono ben tollerati ma possono provocare nausea, vomito e dolori addominali.

Prevenzione

Delle semplici regole d’igiene possono rivelarsi utili per prevenire l’influenza:
-Lavarsi le mani dopo essere venuti a contatto con pomi delle porte, strette di mano nel periodo epidemico;
-Utilizzare una mascherina usa e getta in luoghi particolarmente affollati o fuori;
-Gettare via subito il fazzoletto dopo essersi soffiati il naso o aver starnutito

Queste precauzioni, tuttavia, non garantiscono al 100% l’immunità contro la malattia. Per questo, esiste il vaccino contro l’influenza che è raccomandato soprattutto per soggetti come persone anziane sopra i 65 anni, i bambini che hanno subito un lungo trattamento con l’aspirina, gli individui cagionevoli e il personale medico.

Possibili complicanze

L’influenza può generare delle complicanze più o meno gravi e perfino letali per i soggetti particolarmente cagionevoli. Sono ugualmente a rischio i bambini in tenera età, gli anziani, le donne in stato interessante, le persone colpite da malattie respiratorie o cardiache e quelle che presentano un deficit immunitario. Nel corso della malattia la sinusite e la bronchite possono fare la loro comparsa. Gravi complicazioni, ma fortunatamente rare, possono occorrere in soggetti anziani o particolarmente debilitati come: polmonite, pleurite o perfino una meningite.

Vaccino contro l’influenza

In Italia vengono colpiti dall’influenza ogni anno tra 6 e 9 milioni di persone ma pochi sanno però che il vaccino contro influenza è molto efficace e che permette di evitare l’insorgenza di complicanze. Esso riduce infatti la morbilità e la mortalità dell’influenza nei soggetti anziani e nei malati cronici ma anche il rischio di polmonite o l’aggravarsi di una malattia cardiovascolare o polmonare.

Mortalità

Il vaccino contro l’influenza riduce dal 30 a 50% la mortalità nei soggetti anziani che hanno più di 65 anni e di più nel periodo di circolazione dei virus influenzali.

Foto: © wavebreakmedia - Shutterstock.com

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