Come diventare anoressica: dai blog pro ana alle chat su WhatsApp
I gruppi Pro-Ana su WhatsApp hanno rimpiazzato i blog dove si ritrovano le ragazze alla ricerca di consigli per diventare anoressiche. Ecco la drammatica galassia che sfugge ai controlli della Postale.
Loro sono ragazze, più che altro ragazzine, che si scambiano (cattivi) consigli su come diventare anoressiche. Vogliono le braccia scheletriche dell'Angelina Jolie di qualche tempo fa, le gambe stecche di Victoria Beckham e l’addome concavo di Gemma Ward. Si conoscono in rete sui blog Pro-Ana (che sta per Pro Anoressia), si scambiano i numeri di cellulare e poi si spostano nei gruppi di WhatsApp ad hoc dove il regime è una religione, dove la domenica ci si pesa e se sgarra uno dei 10 Comandamenti si è fuori dal gioco.
Diventare anoressica: i comandamenti pro ana
Primo: “Se non sei magra, non sei attraente”. Secondo: “essere magri è più importante che essere sani”. Terzo: “compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra”. Gli altri sette recitano: “Non puoi mangiare senza sentirti colpevole”, “non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo”, “devi contare le calorie e ridurne l’assunzione di conseguenza”, “quello che dice la bilancia è la cosa più importante”, “perdere peso è bene, guadagnare peso è male”, “non sarai mai troppo magra” e “essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo”.
Essere anoressica? Una filosofia di vita
Anche se ne avrebbero bisogno perché di anoressia si può pure morire, non vogliono aiuto, né sono disposte a mettersi in discussione che la bellezza a cui aspirano è quella "pura, senza grasso". A scanso di equivoci e onde evitare di essere bannati, sulla maggior parte dei siti scrivono - spesso in diverse lingue - che "ANA è la filosofia della mia vita. ANA è l'unica che può aiutarmi. Se sei qui per criticare sei gentilmente pregato di uscire dalla pagina”. La Polizia Postale setaccia la rete ma dopo ogni retata nuovi siti rimpiazzano i vecchi, i numeri di cellulare dei gruppi si recuperano con un paio di clik e il gioco al massacro dove le storie si assomigliano tutte, prosegue senza grandi scossoni. Criptato.
Anoressia: una malattia mortale
Tanto per dare le dimensioni della piaga e chiamare le cose con il giusto nome: in Italia soffrono di anoressia più di 3 milioni di persone, il 20% sono bambini dagli 8 ai 14 anni, il 10% degli 8.500 nuovi casi annui sono maschi mentre 3240 le vittime del 2016 secondo i più recenti dati Sdo (Scheda di Dimissione Ospedaliera). Anche chi guarisce, però, prima di considerarsi tale deve aspettare anni dal momento che ricominciare a mangiare è solo il primo passo che l’anoressia consuma anche gli organi interni e le relazioni sociali.
Consigli per diventare anoressica: dai blog alle chat
Nonostante i rischi, il gioco con la morte prosegue al riparo dalle autorità e al servizio delle amministratrici dei gruppi dove le ragazzine che “voglio e devo dimagrire” si ritrovano per “scambiarsi diete per perdere 5 chili in 10 giorni”, per sapere come assumere "800 calorie al massimo" ma "solo prima delle 5 del pomeriggio" che dopo è vietato mangiare, secondo una delle regole ferree imposte dai gruppi, pena l'espulsione. Ragazzine che rispettano "il giorno del digiuno", che fanno esercizio fisico "per smaltire fino all'ultima briciola il grissino integrale", che si provocano il vomito “con lo spazzolino perché così gli acidi gastrici non corrodono le unghie delle mani", che ingannano la fame “ingoiando litri d’acqua ghiacciata” o "bevendo due tazze di caffè nero senza zucchero" o "fumando una canna", che ingurgitano lassativi "per svuotarsi" e che a stento sopportano i crampi ("coraggio, sono l'ultima traccia del cibo che hai in corpo, poi sarai libera"). L'importante, sottolineano le "dee del deperimento" è “sostenersi a vicenda e guardare insieme i risultati della bilancia” mentre il resto del mondo, fuori, si allontana sempre di più: “Ora i miei mi stanno addosso - scriveva Francyviolet un po' di tempo fa su un blog - perché mi hanno vista veramente troppo dimagrita soprattutto quando ho indossato il vestito dell’ultimo dell’anno: mi si vedevano tutte le ossa: che bello! Mi sono sentita realizzata!”.
Essere anoressica: stralci di vite prosciugate
Stando alle poche testimonianze delle ragazze uscite dai gruppi WhatsApp gestiti da amministratrici spietate e popolati da ragazze Ana infatuate della propria malattia, il ritmo è devastante e non c'è spazio per la disperazione di una vita pelle e ossa. La stessa disperazione che, invece, si scorgeva tra i post pubblicati sui blog che ormai funzionano solo per agganciare nuove adepte. “Sto malissimo. È possibile che si debba sempre arrivare alla tragedia prima che qualcuno si accorga che sto male?”, si chiedeva nel 2015 lady81 in un post che, chi avrebbe dovuto leggere, forse non sa nemmeno che è mai stato scritto. Oppure, come testimonia ddark.girl, con la difficile risalita della china: “il disturbo alimentare rimane SEMPRE, piccolo o grande che sia, grave o meno o sconfitto o no, quando ti presentano il piatto di pasta o di spinaci pensi sempre o ad abbuffarti o a non mangiare perché non potrai MAI avere la spensieratezza come una volta, prima che tutto accadesse”. Consiglio che dovrebbe far riflettere tutte le ragazzine che, un giorno, si ritrovano a digitare sulla tastiera del pc “come diventare anoressiche”, recuperano un numero di cellulare ed entrano in un gruppo. E poi si perdono, convinte come sono di essersi trovate.