Belén in tribunale: “Fabrizio Corona è il signore delle buste di contanti”
Belén Rodríguez è stata ascoltata dal giudice Salvini come testimone della difesa nel processo che vede imputato Fabrizio Corona per il tesoretto da 2,6 milioni.
Belén Rodríguez entra nel tribunale di Milano su un paio di tacchi rossi. Ad accoglierla nell'atrio i flash dei giornalisti e, in aula, il giudice Guido Salvini. L’argomento dell’udienza di giovedì 10 maggio è il suo ex, Fabrizio Corona, l’ex fotografo dei Vip imputato per il tesoretto da 2,6 milioni di euro nascosto in parte nel controsoffitto dell’abitazione di Francesca Persi (la sua collaboratrice, anche lei imputata) e in parte in cassette di sicurezza in Austria. Tesoretto scoperto per caso, nell'ambito dell'inchiesta avviata all'indomani della bomba carta esplosa sotto casa di Corona che, secondo il diretto interessato avrebbe piazzato Luigi Maria Favoloso, attuale compagno della sua ex (un'altra), Nina Moric.
“Scusate, sono agitata”, esordisce la showgirl una volta in aula. Corona, che l'ha chiamata come testimone a sua difesa, è seduto al fianco del suo legale e i due si lanciano sguardi, sorrisi e saluti. Il giudice li invita a stare tranquilli poi parte con le domande e Belén dà la sua versione: “Fabrizio Corona è il signore delle buste di contanti. Se non aveva una busta con 10 mila euro nella tasca della giacca non era tranquillo”. Le usava ovunque, “anche al ristorante, ogni volta che salivo in macchina c’erano buste”, ha aggiunto, confermando la tesi di Geraldine Darù, ex assistente di Corona che a Matrix raccontò la dipendenza dal denaro dell'ex fotografo, patologia per cui "andrebbe curato". Sia come sia, Belén si faceva gli affari suoi e al giudice dichiara: “non so quanto guadagnasse, ma erano tanti soldi. Aveva una carta di credito, ma non la usava mai”.
Il riferimento è al periodo 2009-2012, gli anni della loro relazione quando, per dirla con le parole di lui “siamo diventati una coppia mediatica eccezionale, come Bonnie e Clyde eravamo, tutto quello che toccavamo diventava oro”, a dirla invece con quelle di lei “eravamo una coppia esplosiva. Ma non mi ha mai detto se nascondeva soldi. E io presumo che tanti contanti li nascondesse. Non sono mica tonta. Altrimenti cosa faceva, li lanciava dalla finestra?”, domanda ironica, strappando un sorriso al suo ex.
Chiarito che lei dei contati non sapeva nulla e che loro due hanno “lavorato poche volte, perché lui ogni volta creava casini, ma casini tipo che mi diceva un orario e poi non era quello”, racconta il (difficile) ménage quotidiano: “Finito il primo periodo di amore folle, Fabrizio si svegliava alle sei del mattino, andava in palestra, poi andava in ufficio presto”. Commossa ha specificato che “anche Fabrizio ogni tanto crollava, perché aveva paurissima che lo venissero a prendere per portarlo dentro” e anche se “lasciava sempre fuori di casa i suoi problemi, cercava di tenermi fuori, ma ogni tanto crollava”.
Riavvolgendo il nastro del tempo ricorda che “Fabrizio di notte aveva tanti attacchi di panico. Una volta anche alle Maldive. Ora rido, ma avevo paura che morisse”. A questo punto ha un vuoto, ha dimenticato il nome della capitale in cui passarono la notte all’ospedale e lui le viene incontro: “Malé”. Già, Malè, una vita fa. L’udienza finisce, Belén esce e ai microfoni confessa “Ero agitata. Fabrizio l’ho visto bene, è un combattivo, ce la farà”.
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