Lucia Boldrini, la sorella di Laura Boldrini offesa da morta
L'ennesima fake news colpisce Laura Boldrini: il bersagio è Lucia, la sorella scomparsa anni fa su cui si sono scatenati i leoni e gli avvoltoi da tastiera.
In prima linea contro le fake news, Laura Boldrini, la presidente della Camera, la terza carica dello Stato, ne è la prima vittima. Ancora una volta il bersaglio è Lucia, la sua unica sorella, purtroppo scomparsa anni fa. “La sorella della Boldrini in pensione a soli 35 anni, 10.000€ al mese!”, titolava il post uscito il 6 aprile su La Nozione - il sito che sforna bufale quasi quotidiane -, corredato di foto, che in poche ore è stato condiviso migliaia di volte e ha racimolato commenti crudeli di (troppi) utenti che si bevono grossolane bugie come fossero verità rivelate. Tanto per capirci: quella ritratta in foto è Krysten Ritter, attrice americana famosa per aver recitato in Breaking Bad e in numerosi altri film, una bugia che avrebbe potuto smascherare chiunque abbia un minimo di cultura da serie tv. Tant’è, il complotto piace di più.
A chiarire l’amara verità è lei stessa, Laura Boldrini, su Facebook: "Lo voglio dire a ridosso delle feste di Pasqua - scrive la presidente della Camera - proprio nel momento in cui molti si riuniscono in famiglia e con le persone care. La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti. Restaurava e dipingeva affreschi. Peraltro, non si chiamava nemmeno Luciana, ma Lucia. Lo voglio dire a tutti quelli che hanno condiviso sulle loro bacheche e sui loro profili queste e altre menzogne su di lei. E soprattutto a chi ha creato queste false notizie, personaggi senza scrupoli, sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti".
Sciacalli che hanno un sacco di tempo da perdere, visto che il post non si limitava al titolo ma scendeva nei dettagli scimmiottando un’inchiesta giornalistica con tanto di scuole frequentate, master conseguiti, incarichi e privilegi ottenuti e, pure, una replica della diretta interessata. Che, sappiamo, è deceduta anni fa, a soli 47 anni.
Insomma, lo schema si ripete e l’eco del dolore che scatena si raddoppia. Non è infatti la prima volta che la sorella della Boldrini è la protagonista di una fake news. L’ultima volta è successo lo scorso 20 luglio quando, secondo un post di AvanguarTia Nera, “Luciana Boldrini, sorella minore del Presidente della Camera Laura Boldrini, gestisce 340 cooperative che si occupano di assistenza agli immigrati ma nessuno ne parla, ovviamente!”. Nessuno ne parla perché è tutto falso, oltre che vergognoso.
Ecco perché, esausta, lo scorso novembre la Boldrini aveva diffuso i nomi di chi la offendeva in rete (scatenando non poche reazioni critiche) e si era rivolta direttamente a Mark Zuckerberg, la mente di Facebook, chiedendogli di istituire in Italia un ufficio capace di rispondere immediatamente a chi segnala e chiede di bloccare post offensivi.
Un impegno che, dal canto suo, la Boldrini porta avanti dal 2014 quando ha istituito la Commissione di studio per l'elaborazione di principi in tema di diritti e doveri relativi a Internet da cui è uscita la Carta dei diritti e dei doveri in Internet che nel luglio del 2015 è stata presentata in Aula e nel novembre dello stesso anno si è trasformata in una mozione approvata, pronta per essere divulgata nelle scuole, tra gli studenti, dove il cyberbullismo è un problema serio.
Il prossimo appuntamento di questa battaglia è il 21 aprile, alla Camera dei Deputati dove, all’interno della campagna social #BastaBufale, si cercheranno soluzioni per fermare le notizie false o, quanto meno, per proteggere in maniera tempestiva le vittime messe alla gogna da leoni e avvoltoi da tastiera senza scrupoli né onore.