Donald Trump-aborto: stop ai fondi alle Ong internazionali
Il presidente Usa Donald Trump firma il bando ai finanziamenti alle Ong internazionali che praticano o forniscono informazioni sull'aborto.
Detto (quasi) fatto: il Donald Trump che in campagna elettorale a proposito di aborto era arrivato a dire "Per la donna ci deve essere qualche forma di punizione" (salvo poi fare marcia indietro rettificando che “sono per la vita con alcune eccezioni”) ora che è il nuovo inquilino della Casa Bianca passa ai fatti. Dei primi tre ordini esecutivi firmati nello Studio Ovale, infatti, uno riguarda l’aborto: banditi i fondi alle Ong internazionali che lo praticano o anche solo forniscono informazioni in merito.
Insomma, deciso a rispettare le promesse elettorali, The Donald risponde con i fatti alle milioni di donne che, appena poche ore prima, erano scese per le strade nelle Women’s March per manifestare le loro paure, sancire i loro diritti e invocare rispetto. Proteste a cui il neo presidente ha risposto cinguettando “ho come l'impressione che si sia appena svolta una elezione. Perché questa gente non è andata a votare lo scorso 8 novembre? Le celebrità fanno davvero male alla causa”.
Va detto, però, che Trump non è il primo ad aver ristabilito il bando: istituito dall’amministrazione repubblicana di Ronald Regan nel 1984, è stato ciclicamente revocato dai democratici e reintrodotto dai repubblicani tanto che l’ultimo ad averlo cancellato è stato Barak Obama.
Fin qui, quindi, nulla d’inaspettato, insomma. Per capire se, per davvero, Trump intende far sul serio anche in patria non resta che attendere la nomina (imminente) del conservatore giudice costituzionale che potrebbe mettere mano anche alle nozze gay che, negli Usa sono diventate un diritto costituzionale. Il fatto che siano già sparite dal sito della Casa Bianca (insieme alle pagine dedicate ai diritti civili della comunità Lgbt, al clima e, naturalmente, all’Obama Care) non lascia ben sperare.
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