Nichi Vendola: il figlio nato da madre surrogata battezzato in Chiesa
Nichi Vendola ed Eddy Testa hanno battezzato nella chiesa di San Michele Arcangelo a Suio, in provincia di Latina, il piccolo Tobia Antonio, nato da madre surrogata.
Nichi Vendola ed Eddy Testa ritornano alle origini: da Montreal, in Canada a Suio, la località termale sui Monti Aurunci nel sud pontino. La ragione? Sempre Tobia Antonio, il figlio nato lo scorso 27 febbraio in una clinica della californiana cittadina di Sacramento da Thelma, assistente sociale americana, già madre di tre bambini, prestata per la coppia omosessuale al ruolo di madre surrogata. Ebbene, se in Canada si erano trasferiti per tutelare la privacy del piccolo, nel Lazio ci sono tornati per battezzarlo nella chiesa di San Michele Arcangelo seguendo le orme paterne.
D’altra parte, l’invito di Papa Francesco è stato chiaro: “Non rifiutate il battesimo a chi lo chiede” e don Natalino Di Rienzo, il parroco che ha celebrato il rito non si è sottratto alla richiesta. "Mi è stato chiesto di battezzare il piccolo Tobia ed io l'ho fatto” ha dichiarato con la bocca cucita ribadendo che “non voglio pubblicizzare un evento del tutto privato”. In merito è intervenuto anche il nuovo vescovo di Gaeta, Luigi Vari: dopo aver ribadito il monito del Papa volto a “non creare nuovi atei”, ha anche aggiunto che “il Codice di Diritto Canonico, tra l'altro, come prevede l'accoglienza per i divorziati lo fa anche per situazioni del genere e la prima cosa è quella di tutelare i bambini".
Ottenuto il via a tutti i livelli, la cerimonia si è svolta lontana dai riflettori, in linea con il low profile dei genitori, il 58enne politico pugliese e il suo compagno, il 38enne Eddy, padre biologico di Tobia originario di Castelforte ma trasferito in Canada per frequentare la Concordia University di Montreal e poi la Ottawa University, prima di specializzarsi in design e comunicazione a Urbino.
Secondo qualche indiscrezione filtrata, a fare da madrina e padrino una coppia sposata con rito cattolico, “persone di profonda fede”, come Nichi ed Eddy, entrambi dichiaratamente e profondamente cattolici che in un piccolo paese in provincia di Latina, la cittadina nata all’ombra dell’ideologia fascista, ha compiuto un grande passo per la comunità cattolica omosessuale. E non solo.
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