Tonno in scatola in gravidanza: sì o no?

Tonno in scatola quando si aspetta un bambino: si può mangiare oppure no? Il dubbio è legittimo ed è tra quelli che accompagnano tutta la dieta in gravidanza, ma il discorso su questo specifico alimento è un po’ più complicato. 

In generale, infatti, il tonno – essendo un pesce di grossa taglia – tende ad accumulare nei tessuti maggiore quantità di mercurio rispetto ai pesci più piccoli e, per questo, durante la dolce attesa è consigliabile moderarne la quantità d’assunzione visto che il mercurio può risultare potenzialmente tossico per il feto. Il consumo di questo prodotto fresco, così come quello del salmone (che, però, è meglio evitare nella versione affumicata), non è comunque vietato ma il suggerimento è quello di limitarsi e di privilegiare altre tipologie di pesce in gravidanza. 

Per quanto riguarda nello specifico il tonno in scatola, invece, l’alimento può essere consumato tranquillamente ma, anche in questo caso, il suggerimento è quello di non eccedere. A cambiare, rispetto all'alimento fresco, sono le motivazioni. In primo luogo, infatti, nei prodotti conservati c’è generalmente un’abbondanza di sale – che sarebbe da eliminare o, comunque, da limitare nella dieta della gravidanza – e, in secondo luogo, i prodotti in scatola contengono una minor quantità di qualità nutrizionali rispetto a quelli freschi (nel caso del tonno e del pesce generale in primis l’Omega 3) e dunque, almeno quando si aspetta un bambino, i primi sarebbero da preferire visto che, tra l’altro, sono preziosi nello sviluppo del sistema nervoso del feto.