Eiaculazioni femminili: le ghiandole di Skene e il ruolo dell’orgasmo
Un nuovo studio scientifico spiega le ragioni ancestrali dell'orgasmo mentre la caccia alle ghiandole di Skene e al loro ruolo nell'eiaculazione femminile è ancora dibattuto.
Ci hanno provato tutti a spiegare le origini dell’orgasmo delle donne e a smentire o confermare l’eiaculazione femminile. Da Aristotele I secolo a.C. fino ai giorni nostri quando gli scienziati di Yale e dell'ospedale pediatrico di Cincinnati ne hanno spiegato il ruolo nell’evoluzione della specie. Pubblicato sulla rivista Jez-Molecular and Developmental Evolution, lo studio sostiene che l'orgasmo femminile sia stato funzionale nell’indurre l'ovulazione. Nella notte dei tempi, precisa, dal momento che con l’evoluzione questa funzione si sarebbe persa e l’ovulazione sarebbe diventata automatica.
Ghiandole di Skene: squirting o non squirting?
Insomma, una teoria evoluzionistica, più che biologica, che non metterà certo a tacere la letteratura in materia. Prima tra tutte quella che indaga l’eiaculazione femminile, meglio nota al grande pubblico come "squirting" fenomeno che, mentre la comunità scientifica dibatte senza trovare un accordo, interessa una donna su dieci.
Secondo alcuni, sarebbero proprio le ghiandole di Skene la sede dell’eiaculazione femminile. Individuate e battezzate dal ginecologo Alexander Skenedal nel 1860 grazie agli studi dei suoi predecessori - il primo a scoprire la prostata femminile fu l’anatomista italiano Realdo Colombo nel 1559, seguito dal collega olandese Regnier de Graaf che nel 1672 ne aveva confermato l’esistenza - alle “ghiandole di Skene” venne attribuito il merito di espellere il liquido che contribuisce alla lubrificazione. Ma non solo: a complicare la faccenda (perché non solo di lubrificazione ma di piacere vero e proprio si tratta), il fatto che quelle ghiandole, guarda che caso, si trovano proprio in corrispondenza del misterioso punto G.
Lo studio dell'Università degli Studi dell'Aquila provò a fare chiarezza nel 2002, spiegando il perché alcune donne (1 su 10) abbiano una vera e propria eiaculazione. Ebbene, tutto merito dell’anatomia delle ghiandole di Skene, estremamente variabile al punto che in alcuni organismi sembrano del tutto atrofiche. Sia come sia, è importante precisare che eiaculazione o meno, ghiandole di Scene più o meno attive, l’orgasmo è tutta un’altra storia e, sebbene sia un miraggio (ancora) per troppe donne, resta una conquista alla portata di tutte.
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