Posizione alla pecorina: consigli e tecniche migliori
La posizione a pecora, dove la donna sta a carponi e l'uomo la penetra da dietro ha più di una variante. Scopriamole insieme alla ricerca dell'orgasmo reciproco.
La pozione della pecorina: premesse
Amata da tutti gli uomini (ma non da tutte le donne), la pecorina è una delle posizioni del sesso tra le più antiche e primordiali dei mammiferi. Ed è proprio questa inclinazione un po’ bestiale (non è un caso se i latini la descrivevano con l’espressione more ferarum, alla maniera delle bestie, mentre gli inglesi, ancora oggi, la chiamano doggy style, nello stile dei cani) che eccita gli uomini e intimidisce (alcune) donne. Nella posizione della pecorina, infatti, manca il contatto visivo ed è l'uomo a dare il ritmo, dettaglio che fa sentire alcune donne dominate, talvolta relegate al ruolo di oggetto sessuale. Pericolosa deriva che va evitata accertandosi che anche la donna sia d'accordo nel praticarla.
La pecorina: stimolazioni reciproche
Tanto più che, sebbene sia l'uomo a decidere il ritmo e l’intensità delle spinte, la donna può variare l’angolo di penetrazione inarcando più o meno la schiena e alzando o abbassando il bacino e, per intensificare il suo e l'altrui piacere, può facilmente stimolarsi clitoride o andare alla ricerca del Punto L, il Punto G al maschile in grado di scatenare intensi e prolungati orgasmi. Senza dimenticare che nel fare l'amore a pecora si può scegliere non solo la via vaginale ma anche quella del sesso anale.
Fare l'amore alla pecorina: varianti
Descritta nel Kamasutra come l’unione della Mucca, la variante più classica della posizione a pecorina prevede che il busto dell’uomo sia chinato in avanti, verso la schiena della donna inginocchiata a carponi. In questo modo l’angolazione della penetrazione stimola maggiormente il clitoride, i corpi sono più vicini e l’uomo può facilmente accarezzare il seno della donna (che talvolta, soprattutto se voluminoso, può essere ingombrante e causare dolore durante il rapporto).
Un’altra variante vede la donna sdraiata prona e l’uomo sopra di lei: in questo modo, sebbene la penetrazione sia meno profonda, l’unione dei corpi appoggiati l'uno sull'altro rende il tutto molto eccitante e, soprattutto per le donne che non amano la sensazione di essere dominate, più piacevole e meno imbarazzante.
All’estremo opposto c’è la declinazione acrobatica: la donna è a carponi ma una delle due gambe è sollevata e sostenuta dall’uomo. Inoltre la schiena (della donna) è inclinata in modo che il viso sia appoggiato a terra. In questo modo la penetrazione è decisamente profonda, la stimolazione manuale del clitoride quasi scontata e l’abbandono totale.
Infine, le varianti in piedi, eccitanti non tanto per la posizione in sé, ma più per l’esplosione di passione che non lascia tempo a null’altro: all’aperto, in ascensore, sotto la doccia, appoggiate a una ringhiera o a una scala, la pecorina vi travolgerà con un orgasmo inaspettato.
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