Nicole Grimaudo: chi è la moglie di Boris Giuliano nella fiction Rai

Da "Non è la Rai" a Özpetek passando per Roman Polański fino alla fiction di Riky Tognazzi su Boris Giuliano prodotta da Rai Fiction. Ecco chi è la 35enne attrice siciliana.

Nicole Grimaudo, 35 anni, veste i panni di Ines Leotta, la moglie di Boris Giuliano nella fiction Rai.


La vita privata di Nicole Grimaudo

Mogli e buoi dei paesi tuoi, dice il proverbio. Nicole Grimaudo, 35 anni, di Caltagirone (provincia di Catania), conferma. Dopo una girandola di ruoli e di luoghi, interpreta Ines Maria Leotta, ovvero la moglie di Boris Giuliano, il capo della Squadra Mobile di Palermo passata alla storia come la “Squadra dei Giusti”. A Io Donna ha confessato che dopo gli amori di gioventù, quando ha trovato quello vero non ha perso tempo: “In un anno e mezzo abbiamo è successo tutto, compresa la nascita del nostro primogenito Pietro. Me lo dicevano sempre: quando arriverà l’uomo giusto per te lo capirai immediatamente’. Avevano ragione. Il nostro è un amore molto forte e solido, da subito. Lui si chiama Francesco, è un giornalista Rai. Ed è di Caltagirone: abbiamo avuto infanzie molto simili, abbiamo gli stessi valori, con lui mi sento a casa”.

La carriera di Nicole Grimaudo da Non è la Rai

La faccenda della moglie e dei buoi, in Oriente, è raccontata in un altro modo: i saggi insegnano che bisogna fare il giro del mondo per scoprire che quello che cercavi è a un passo da te. E Nicole non s’è fatta mancare nulla. Nel 1994 lasciò Caltagirone alla volta di Roma: la Capitale, con il suo fascino, la città che avevano scelto le due sorelle maggiori Vittoria e Simona, la voglia di giocarsi il tutto per tutto con un provino per Non è la Rai. E invece Rai fu: successo immediato, un ruolo di primo piano, perfino qualche puntata come sostituta di Ambra Angiolini. Nel ’95 Il Giardino dei ciliegi con Gabriele Lavia, due anni il film tv Sorellina e il principe del Sogno, di Lamberto Bava. Poi il ruolo di una sedicenne in pericolo in Racket, accanto a Michele Placido (ancora la Sicilia), nel 1998 il grande schermo per interpretare la figlia di Pirandello con i fratelli Taviani (Tu ridi), e un connubio più stretto tra recitazione e Sicilia non si può immaginare. Non c’è da meravigliarsi, insomma, dell’amore per Francesco: “Ci conoscevamo da bambini, ci siamo rincontrati al matrimonio di un’amica comune a Caltagirone”. Se qualcuno se lo è chiesto, insomma, la Rai non c’entra.

Film e programmi televisivi di Nicole Grimaudo

Nel 1999 Roman Polański la guida, in Amadeus, dentro il labirinto del genio di Mozart. E un impegno senza sosta per la televisione che le ha regalato la notorietà. Con talento e disinvoltura Nicole passa dall’Ispettore Colianrdo al Bello delle Donne, dal tenente Giordano in Ris Delitti imperfetti al ruolo della moglie di Bartali, da Medicina generale di Renato De Maria al magistrato de Il mostro di Firenze, diretto da Antonello Grimaldi per Foxcrime

Piccolo schermo, grande schermo: nel 2008 lavora in Un giorno perfetto, diretta da Ferzan Özpetek. A quel punto la sua carriera deve aver sentito di nuovo il richiamo delle origine. Ed eccola in Baària, diretta da Giuseppe Tornatore (2009), che quell’anno apre il Festival di Venezia. Ha girato più di venti fiction, e ha un curriculum di tutto rispetto. Senza trucchi: “La mia scuola è il teatro, il mio maestro Lavia. Ho iniziato studiando sul campo con il Giardino dei ciliegi, ho svoltato con Mine Vaganti e Baària”.

Özpetek la vuole ancora come protagonista in Mine vaganti accanto a Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi, nelle sale nel 2010. Unica pellicola italiana al Tribeca Film Festivalporta a casa i premi per il migliore film, il migliore attore e la migliore attrice. Senza dimenticare il Premio Anna Magnani, al Bari international film festival, miglior attrice protagonista e il Globo d’Oro della stampa estera come attrice rivelazione. C’è ancora spazio per la serie tv - Dov’è mia figlia -, e tra 2011 e 2012 è la protagonista di tre film per il cinema: Baciato dalla fortuna (Paolo Costella), L'amore fa male, opera prima di Mirca Viola, e Workers di Lorenzo Vignolo. È anche coprotagonista in All'ultima spiaggia, uscito nell'ottobre 2012. Pescando ancora dal curriculum ci sono Buongiorno papà, la fiction la Tempesta e Non è mai troppo tardi. Il 2015 è l’anno di Le leggi del desiderio, di Silvio Muccino.

Avanti, indietro e poi di nuovo avanti senza fermarsi mai, non c’è da stupirsi se il prossimo progetto di Nicole sia un ritorno al teatroun impegno che mi permetterà di conciliare la maternità con la recitazione”. Ritmi più tranquilli per un lavoro non meno intenso. E poi, inutile aggiungerlo, l’estate e il ritorno in Sicilia. “A Marzamemi, con Pietro e Francesco. La Sicilia è casa, ritrovo la leggerezza, la mia camera di bambina, me stessa quando ero la figlia. È un luogo protetto, mi rilasso, posso finalmente togliermi tutte le maschere”. E quest’anno è particolarmente importante, perché se a Marzanemi l'estate scorsa è tornata una Nicole diversa - “la madre” - quest'anno sarà la volta della moglie di un eroe dello Stato morto nella lotta alla mafia. Dalla vita alla finzione e indietro. Pronti a scommettere che il bagno nelle origini, nei paesi suoi, servirà soprattutto a darle l’energia necessaria per fuggire ancora una volta, indossare altre maschere, scoprire altri mondi e avere un’altra volta voglia di tornare a casa con altre storie da raccontare.

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