Marco Pannella è morto: 86 anni di lotte per un mondo migliore

Marco Pannella, fondatore del Partito Radicale e autore di battaglie che hanno cambiato l'Italia (dal divorzio all'aborto), è morto dopo una lunga malattia.

Marco Pannella è morto il 19 maggio 2016 dopo una lunga malattia.


A ottantasei anni da poco compiuti, Marco Pannella è morto dopo una lunga malattia. L’uomo che per difendere i diritti, la non violenza e la libertà di tutti ha più volte messo in gioco la sua vita, con scioperi della sete e della fame, lascia un vuoto grande come la sua persona: grande, ingombrante, rumorosa come solo il “Leone della libertà” poteva e sapeva essere. Giacinto di nome, si battezza Marco, a 15 anni inizia a fare politica e dalla sua Teramo finisce per attraversare il mondo con quel partito dei Radicali da lui fondato nel Ernesto Rossi, Leo Valiani, Mario Pannunzio ed Eugenio Scalfari che nel 1989 si fa Transnazionale. 

La storia lo ricorderà per la legge sul divorzio, una battaglia iniziata nel 1965, coronata nel 1970 con la legge Fortuna-Baslini (dal nome dei deputati che la proposero) e difesa con tutte le forze nel 1974 quando i movimenti cattolici cercarono (invano) di abrogarla con un referendum. Così come lo ricorderà per la legge 194, quella sull’aborto, approvata nel 1978 che a Pannella piaceva così così tanto che tentò di eliminarne i paletti che conteneva in un referendum ma questa volta fece i conti con una sconfitta. Come quella per la cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti, naufragato nonostante il 40% di voti favorevoli. 

Marco Pannella è un Leone che lotta per i più deboli, i più scomodi e quelli in difficoltà: è grazie a lui se diventano deputati personaggi come Toni Negri, il filosofo tra i più noti pensatori e teorici dell'estrema sinistra italiana, Cicciolina, al secolo Ilona Staller, la ex pornostar convertita alla lotta contro l'energia nucleare e per i diritti umani ed Enzo Tortora, il giornalista che diventa il compagno di lotta per una giustizia migliore.
 
Oscillando da una una parte all’altra dell’emiciclo politico (da Berlusconi a Prodi) Marco Pannella va dritto per la sua strada, visionario, all’insegna di un mondo più equo. Negli ultimi anni lo fa al fianco Luca Coscioni morto nel 2006 di sclerosi laterale amiotrofica a soli 38 anni e per l’eutanasia, al fianco di Piergiorgio Welby accompagnato fino alla morte, avvenuta per distacco della spina il 20 dicembre 2006. E ancora: lo sciopero della sete per la moratoria internazionale sulla pena di morte rischia di costargli un rene, mentre quello della fame perché Saddam Hussein non venga giustiziato fa tanto rumore per nulla. Gli ultimi tempi sono quelli spesi all’insegna dei diritti per i carcerati, invocando il diritto di vita. Una vita che Pannella ha messo più volte a rischio per rendere questo mondo un posto migliore, più umano, più giusto. Per tutti.

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